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Una legge per introdurre l’omicidio sul lavoro e fermare la strage

Il 6 dicembre non è una giornata come le altre per il mondo del lavoro. E’ infatti l’anniversario della strage di operai alla ThyssenKrupp di Torino, avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 dicembre del 2007 ed in cui morirono orribilmente ustionati sette operai.

Una strage che si è ripetuta quest’anno ad agosto a Brandazzo, quando cinque operai sono stati travolti e maciullati da un treno mentre lavoravano sui binari.

E poi c’è la dolorosa contabilità quotidiana di lavoratori che ogni giorno non tornano a casa dal lavoro, fino a diventare numeri a tre cifre.

Una strage sul lavoro e del lavoro sulla quale però non c’è alcuno scatto di reni per mettervi fine. I governi hanno fatto leggi sull’omicidio stradale e addirittura sull’omicidio nautico, ma di omicidio sul lavoro non intendono sentirne parlare. Sono troppo strette le connessioni di interessi tra la “politica” con il mondo delle imprese, le quali continuano a recitare che la “sicurezza è un costo insopportabile” e a spingere affinché i casi di morti sul lavoro finiscano in patteggiamenti indecenti (come nel caso della giovane operaia Luana D’Orazio morta a maggio 2021) o sulle responsabilità individuali dei lavoratori.

Da mesi nel paese è in corso una raccolta di firme su una Legge di Iniziativa Popolare che introduca il reato di omicidio sul lavoro e quindi ponga le indagini e la fattispecie di reato su un terreno completamente diverso da quello praticato fino ad oggi.

La legge è stata promossa dalla Rete Iside che si occupa di sicurezza sul lavoro e dall’Unione Sindacale di Base. Le 50mila necessarie per portarla in Parlamento vanno raccolte entro gennaio del prossimo anno.

Il 6 dicembre, in diverse città ci sarà una giornata nazionale di raccolta delle firme sulla Legge di Iniziativa Popolare, sia nelle strade e nei mercati che davanti ai posti di lavoro.

Sono previste anche assemblee pubbliche. Significative quella a Torino, luogo della strage della Thyssen Krupp, e quella di Bologna alla quale parteciperà anche il compagno di Luana D’Orazio che ha sottoscritto convintamente la legge di iniziativa popolare. Ma assemblee sono previste anche in altre città come Catania.

La nostra redazione invita a firmare e ad attivarsi ovunque possibile per raccogliere le firme necessarie a portare la Legge sull’omicidio sul lavoro e le lesioni gravissime in Parlamento.

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