Pur di negare che Aldo Moro sia stato tenuto prigioniero e ucciso in via Montalcini al numero 8 nella trasmissione Report si arriva ad affermare che lo statista non può aver subito la restrizione in uno spazio angusto per 45 giorni.
“Quando fu ritrovato cadavere era apparso in buone condizioni sembrava addirittura abbronzato segno che aveva camminato all’aperto”, sono le parole utilizzate.
E poi parte una disamina del lungo elenco di “covi” in cui sarebbe stato tenuto il leader democristiano, concentrando l’attenzione su via dei Massimi 91, ma senza portare uno straccio di prova o almeno qualche indizio serio.
L’allora vicesegretario del PSI tra il 1978 e il 1981 Claudio Signorile anticipa a un orario tra le 9,30 e le 10,30 del mattino del 9 maggio l’incontro per un caffè quando dal suono del cicalino con il linguaggio tipico del ministero dell’Interno sulla “nota personalità” arrivò la notizia che il corpo era in via Caetani.
Insomma, secondo Signorile quando a mezzogiorno e un quarto arrivò la telefonata del brigatista Valerio Morucci Cossiga lo sapeva già. La tesi è quella di una messa in scena. Ma Cossiga non c’è più da tempo, non può smentire.
Sempre l’ex dirigente socialista mette in bocca a Cossiga la previsione che la vicenda sarebbe finita bene. Senza una trattativa vera era davvero difficile pensarlo.
Forse Signorile è pentito di aver partecipato al tentativo di trattare per salvare Moro.
Un ex dirigente dei servizi segreti racconta di aver parlato in Nicaragua con il latitante Alessio Casimirri il quale avrebbe detto che nelle riunioni preparatorie dell’agguato di via Fani si diceva che Moro sarebbe stato ucciso comunque.
Nella trasmissione compare intervistato anonimo senza volto e senza altra indicazione un ex appartenente alla polizia giudiziaria sempre a supporto della tesi, mai dimostrata, che Moro avesse cambiato diverse prigioni.
Report non manca di chiamare ancora in causa la giornalista tedesca Brigitte Kraatz già diffamata dalla commissione parlamentare presieduta da Fioroni come appartenente al movimento “2 giugno”, circostanza più volte smentita dalle autorità germaniche.
E dulcis in fundo, tornando a un’altra battaglia persa da Report – la “trattativa Stato-mafia” – si infanga ancora il generale Mario Mori “negli anni ‘70 allontanato dal Sisde”.
Mori in realtà è colpevole di essere stato assolto in diversi processi. Con i nostri soldi si continua a pagare il servizio pubblico per ascoltare bufale sulla mafia e sulla lotta armata.
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Giancarlo Staffo
Intanto Acerbo (prc) si allinea al coro dominante. Ha un significato politico troppo rilevante. Non si può far finta di niente….
Al
Dato che la redazione continua a trattare l´argomento in maniera quasi propagandistica, vorrei conoscere la vostra opinione in merito ai fatti dell´11/9/01 negli USA, soprattutto riguardo alle cause fisiche del crollo delle 3 torri del World Trade Center, senza stare a discutere sui mandanti. Quel giorno ero infatti abbastanza maturo per fornire un giudizio personale, mentre per quanto riguarda il sequestro e l´omicidio di Moro non ho ricordi nitidi. Mi rendo conto che sarebbe troppo sapere cosa pensiate degli omicidi di John F. Kennedy e Lee H. Oswald, ma se avete tempo scrivete pure. Mi riprometto, attraverso la conoscenza del vostro giudizio sui fatti americani, di capire meglio cosa intendiate con “dietrologia” e “cospirazionismo”; di conseguenza in che maniera il vostro giudizio possa essere utlizzato per comprendere la storia del sequestro e dell´omicidio di Aldo Moro.
Redazione Contropiano
Risposta facile: di Kennedy e delle Twin Tower siamo, come te, spettatori. Certo, grazie al nostro lavoro abbiamo qualche informazione in più, che ci fa dire che il primo sia stato vittima di una trama interna all’establishment Usa. Mentre per l’11 settembre 2001 (specifichiamo sempre, perché per noi la data seria è quella del 1973) ci sembra di poter dire che gli Usa hanno pesantemente sottovalutato il rvesciamento di atteggiamento con una parte importante del mondo arabo. Gli stessi che avevano usato per combattere i sovietici in AFghanistan.
Su Moro, invece, alcuni di noi sono abbastanza vecchi da aver visto molto da vicino quegli anni (quasi seimila prigionieri politici di sinistra, centinaia di organizzazioni armate, spesso nuclei “amicali” di piccole dimensioni. Le Br sono durate 18 anni, e hanno fatto molte altre cose oltre Moro. La dietrologia (fondamentalmente del Pci, agli inizi, poi anche di fascisti e qualche democristiano di seconda fila) ci ha fatto sempre vomitare.
Sai, sapendo un po’ di cose dal vivo, non ci si fa incantare dalle favole…
Lory
La trattativa però ci fu nelle parole stesse di Mori e De Donno, che confermarono interrogati che si fosse parlato precisamente di un stringere un accordo con determinati mafiosi per abbassare il tiro delle stragi che stavano compiendosi presumibilmente. Forse il problema di fondo è capire se uno Stato possa condannare se stesso per questi atti che ne minano la credibilità o se non sia più facile autoassolversi condannando solo la mafia e lavando i panni sporchi in casa. In primo grado si parlava di responsabilità del Ros, o no?
Redazione Contropiano
Come dici tu stesso, le domande vanno rivolte allo Stato di allora, che ha dato gli ordini…