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La Iren non rinnova l’accordo con la israeliana Mekorot. Adesso tocca ad Acea ed A2A

La multiutility emiliana Iren non ha rinnovato l’accordo di cooperazione con la società israeliana Mekorot.

Iren mi ha confermato che l’accordo con la società idrica israeliana Mekorot è scaduto a fine gennaio e non sarà rinnovato” ha fatto sapere il sindaco di Reggio Emilia. La Iren è infatti una società municipalizzata che aveva siglato negli anni scorsi un memorandum d’intesa con la società israeliana per “lo scambio di know-how e soluzioni tecnologiche”. Al momento di siglare l’accordo, i vertici aziendali avevano ignorato il fatto che la israeliana Mekorot al centro di una campagna di boicottaggio internazionale a causa di quello che da più parti viene definito “l’apartheid dell’acqua” in Palestina.

In numerose occasioni gli attivisti solidali con il popolo palestinese e della campagna Bds (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) avevano manifestato sotto la sede della società chiedendo di revocare il memorandum.

Adesso l’accordo non sarà rinnovato. La Iren ha scelto di non commentare (né smentire) la notizia ma il segnale è partito.

Tocca ad altre società simili come la romana Acea e la milanese A2A fare altrettanto.

L’A2A, società multiutility italiana quotata in Borsa e presente a Milano, Brescia, Bergamo, ha firmato recentemente con il fondo di venture capital israeliano “Southern Israel Bridging Fund (SIBF)” un memorandum d’intesa per la valutazione delle reciproche opportunita’ di investimento in start-up, sia italiane che israeliane, in particolare nel settore della transizione ecologica.

Il 2 dicembre 2013 è stato invece siglato ufficialmente un accordo tra ACEA, la società di utilities controllata dal Comune di Roma, e la Mekorot, la società idrica nazionale di Israele.

L’agenzia Reuters rese noto che durante un vertice bilaterale tra Italia-Israele venne firmato un memorandum of understanding fra Acea e l’azienda idrica israeliana Mekorot per una collaborazione nel settore. In particolare, si legge in una nota della società romana, la collaborazione prevede scambi di know how nel trattamento delle acque reflue, nella distribuzione di acqua potabile e prevede anche un confronto nel settore dell’incenerimento dei rifiuti.

Nel 2014 la campagna BDS rilanciò una nuova petizione al Comune di Roma che raccolse 10.000 firme chiedendo nuovamente che l’Acea cessasse ogni collaborazione con la società israeliana Mekorot per lo sfruttamento dell’acqua nei Territori Palestinesi. Ma l’Acea e il Comune fecero ancora una volta orecchie da mercante.

E’ arrivato il momento di “sturare” le orecchie all’Acea e ad A2A e mettere fine ad ogni collaborazione con la società israeliana Mekorot.

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