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Cento miliardi Nato all’Ucraina per la guerra. Per Moody’s può far esplodere il debito pubblico

L’aumento delle spese militari fa del male alla società. A certificarlo questa volta è addirittura l’agenzia di rating Moody’s commentando l’aria che tira in Europa e i danni che si vanno profilando per il prossimo futuro.

Cominciamo dal fatto che la Nato sta elaborando un piano per assicurare aiuti militari quinquennali all’Ucraina pari a 100 miliardi di dollari nell’eventualità di una seconda presidenza statunitense di Donald Trump. A riferirlo è il Financial Times che ha sentito fonti interne alla Nato.

La proposta della cosiddetta “Missione per l’Ucraina”, verrà discussa oggi dai ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles, ed è stata avanzata dal segretario generale Jens Stoltenberg. 

Secondo diverse fonti diplomatiche dell’Alleanza, il piano dovrebbe servire a coordinare un sostegno stimato di 100 miliardi di dollari sulla base dell’impegno dei 32 Stati membri. Stoltenberg ha presentato la proposta come un mezzo per “proteggere il meccanismo dai venti del cambiamento politico”.

Se approvato, il piano darebbe alla Nato anche il controllo del Gruppo di supporto noto come “Ramstein” – le cui riunioni si svolgono nell’omonima base militare Usa situata in Germania – e le consentirebbe di gestire in prima persona la fornitura di armi letali destinate all’Ucraina.

Stoltenberg, punta a raggiungere un accordo prima del vertice dei leader della Nato che si terrà a Washington a luglio.

“In questo modo attraverseremo il Rubicone. La Nato avrà un ruolo nel coordinare il sostegno militare all’Ucraina”, ha detto uno delle fonti diplomatiche, secondo cui ci sarebbe sempre maggiore consenso intorno alla proposta e che sarebbe possibile, quindi, raggiungere un’intesa prima del vertice di Washington.

Ma sui faraonici progetti di spesa militare è arrivata l’ipoteca dell’agenzia di rating Moody’s, la quale ha sottolineato che il riarmo dei Paesi della Nato renderà più ardui gli sforzi per ridurre il debito pubblico.

Inoltre, secondo i dati raccolti da Moody’s, nel caso del raggiungimento della soglia del 2% per le spese militari, in un paese come l’Italia il rapporto tra debito e Pil schizzerebbe al 147% entro il 2030.

Nel suo approfondimento, che valuta anche un beneficio per l’industria della difesa, ma con difficoltà nell’incontrare la domanda da parte delle imprese europee, Moody’s si sofferma anche sull’impatto sociale di un aumento della spesa per la difesa.

Dato il fardello che rappresenterebbe un aumento della spesa finanziato esclusivamente a debito, i governi probabilmente cercheranno di introdurre misure che aumentino le entrate o introdurranno aggiustamenti alla spesa esacerbando il conflitto sociale“, anche per limitare l’impatto sulla fiducia da parte dei mercati.

Queste pressioni – prosegue il documento di Moody’s intitolato ‘Higher defence spending will strain budgets, but is credit positive for companies‘ – probabilmente saranno sentite più acutamente nei Paesi già altamente indebitati come Spagna e Italia”. Tuttavia anche la Germania troverà difficoltà nel finanziare una simile spesa indebitandosi, dato il suo tetto al debito sancito dalla Costituzione”.

Le due notizie – aumento spese militari in ambito Nato e loro conseguenze in termini di debito pubblico e quindi sulle spese sociali – confermano pienamente quanto abbiamo denunciato in questi anni.

L’economia di guerra fa bene solo…alla guerra e a quelli che ci si arricchiscono, ma danneggia le condizioni di vita della popolazione. Questa volta a certificarlo è addirittura una agenzia di rating come Moody’s.

E’ tempo che si palesi nel paese e nelle piazze una vera opposizione al governo della guerra e dell’immiserimento della società.

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4 Commenti


  • Matteo

    Alla classe dirigente se le persone crepano per fame o per malattia perché ritardano le cure non gliene può fregare di meno. Persone come Stoltenberg hanno il piglio dei gerarchi, come quell’altro oligarca yankee della Kellog’s che tempo fa disse che i poveri per cena dovrebbero mangiare cereali: https://www.google.com/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/29/le-famiglie-povere-potrebbero-sfamarsi-mangiando-cereali-per-cena-bufera-sul-multimilionario-ceo-di-kelloggs-gary-pilnick/7463650/amp/


  • Mara

    la Nato parla di dittatura comunista quella della Russia ma quella della nato e la dittatura vera.


  • Maurizio

    Ammenochè una bella pioggia di Kinzal non spazzi via l’Ucraina di bidè, sniffolo e tutto il cucuzzaro


  • Lo Re

    Non solo la Nato, la costola economica dell’ alleanza in europa è la UE .Sono i sionisti venduti come la Von der Leyen e Draghi a manipolare i capitali. Non la Nato. Bruxelles ed il parlamento europeo devono fallire chiudere i battenti. Folli altri 100 miliardi. Fanno 400 con quelli finora investiti. Faremo tutto la fine dei Greci di sto passo. Noi italiani sicuramente.

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