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Italia nel mirino russo? dipende dal nostro servilismo…

Il Financial Times riporta che la Marina russa è stata addestrata a lanciare attacchi nucleari sull’Europa in caso di conflitto con la NATO.

L’Italia è naturalmente nel mirino per diversi motivi. Uno di questi è che stiamo inviando armi offensive a Kiev per l’operazione Kursk.

Tuttavia bisogna tenere presente nel nostro paese sono presenti basi NATO gestite dagli Stati Uniti o, sulla carta, controllate dall’Italia ma in cui operano anche militari statunitensi i quali certamente non prendono ordini dai militari italiani. A queste vanno aggiunte altre 20 basi segrete statunitensi.

Sempre in Italia sono attualmente custodite circa 70-90 testate atomiche statunitensi, dislocate nelle basi militari di Ghedi (BS) e Aviano (PN).

Un record tutto italiano, insidiato in Europa soltanto dalla Germania.

E, last but not least, il MUOS che è una base militare USA nei pressi di Niscemi, in Sicilia. Un’arma strategica offensiva di nuovo tipo, che fa parte di un sistema di basi analoghe, sparse in diversi continenti, collegate a un sistema di satelliti geostazionari che consentono agli Stati Uniti d’America (senza alcun controllo da parte italiana) di condurre azioni di rilevazione, controllo, guida di droni, possibili e multiple azioni offensive o di disturbo contro paesi terzi.

A causa di questa presenza massiccia di basi militari NATO ed USA, l’Italia resta uno degli obiettivi strategici principali in caso di conflitto tra i paesi dell’Alleanza Atlantica e la Russia

Vedi anche https://ilfarosulmondo.it/basi-usa-italia-cifre…/

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2 Commenti


  • Leonardo

    Vorrei ricordare l'”intervento italiano” più diretto, e stranamente sottaciuto, nel conflitto in Ucraina. Dalla base italo-usa di Sigonella partono fin dall’inizio delle ostilità droni e aerei per la guerra elettronica in ricognizione nel Mar Nero. Ogni volta che obbiettivi russi sono stati attaccati (e spesso con gravi perdite, anche umane) ci sono buone probabilità (questi mezzi partono anche dalla Grecia e dalla Romania) che l’apporto “italiano” sia stato determinante per l’esito delle missioni.

    Le virgolette potrebbero perfino essere eccessive dal momento che è accertato (siti di monitoraggio del traffico aereo ripresi da military blogger) che il pattugliamento viene effettuato anche da mezzi dell’Areonautica militare del nostro paese: GulfStream 550, per la precisione; ne abbiamo comprati quattro, se ben ricordo. Da Israele (bingo!).


  • Gaspare

    Sono molto amareggiato che nessun Media, nemmeno quelli indipendenti facciano riferimento solo alle forniture di armi diventate Top Secret e che nessuno fa riferimento alle forniture della metà della produzione Farmaceutica che va in Ucraina di Medicinali di prima fascia / Ospedalieri Salva Vita tipo Adrenaline e altro. In Italia da qualche tempo sembra che le normali Farmacie faticano a essere rifornite di questo genere di prodotti nonostaante costino una cifra ! [ ovvio che anche codesti viaggiano sotto la medesima formula Top Segret ] .

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