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Polizia italiana agli ordini di Israele. Picchiato un calciatore

Il calciatore Omeonga, che ha militato in varie squadre italiane, a Natale si è imbarcato per Tel Aviv, dove gioca ora. Allo scalo di Fiumicino, è stato prima invitato a scendere da un aereo per problemi nei documenti. Dopo aver atteso per 40 minuti di sapere quali fossero questi problemi, è stato trascinato giù dal velivolo ed è stato picchiato dalla polizia di frontiera.

La richiesta di intervento è arrivata perché Omeonga, non si sa perché, è finito nella lista nera di Israele. E allora, senza domande ed evitando di dire le reali motivazioni, le forze dell’ordine italiane prendono e prelevano una persona e la picchiano, al servizio di Israele e non della legge italiana. Per far contenti i sionisti, coi metodi razzisti che con loro condividono.

Una vicenda inaccettabile, che merita tutto lo sdegno necessario per un atto che è palesemente dovuto all’assenza sia di indipendenza di questa classe dirigente, sia di approccio repressivi e violenti nella gestione dell’ordine pubblico.

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1 Commento


  • Anna

    Siamo (not in my name, io sono cittadina del mondo) un paese disgustosamente servi dei regimi più delinquenti

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