Venerdì a Bologna come in molte altre città è stato un bel 25 Aprile che ha rotto con la monotonia. A Bologna merito del corteo che con migliaia e miglia di persone partite da Piazza dell’Unità hanno raggiunto il Sacrario dei Partigiani e la festa del Pratello. Un corteo chiaro che proprio per questo ha finalmente rotto la monotonia della comunicazione istituzionale cerimoniale.
Bruciare i simboli dell’imperialismo europeo e NATO, ammainare la bandiera dell’UE lasciata davanti al Sacrario come se partigiane a partigiani fossero morti per il riarmo della Von der Leyen e l’euro-nazionalismo di Scurati, sono solo il minimo che serve per rompere l’aria di conformismo.
Da una parta abbiamo infatti il governo nazionale dei nipotini della fiamma tricolore, che si indignano per le scritte sui muri e provano a usare il luto per la morte del Papa per smorzare il 25 Aprile, e i referenti locali di FdI che piangono calde lacrime per delle scritte sui muri.
Dall’altra la palude delle celebrazioni ufficiali, che in molte città sono tenute proprio dai sindaci PD, che hanno tenuto fuori le bandiere palestinesi o hanno pensato di addomesticarle dando un colpo al cerchio (la solidarietà diffusa col popolo palestinese e la sua Resistenza) e uno alla botte (la continuità di affari e di idee col sionismo).
L’attenzione che anche i media più istituzionali sono stati costretti a dare al corteo segnala che è stato giusto farlo e farlo passare dal centro città, le migliaia di persone che si sono unite lungo il percorso ci dicono che c’è ancora tanto bisogno di rappresentare una posizione diversa che non può essere assorbita dal meccanismo del centrosinistra e tanto meno dal governo della destra: contro lo scivolamento verso la guerra, contro la guerra interna a chi lavora e a alle soggettività identificate come “deboli” o “marginali”, a favore dell’uso della ricchezza pubblica per il pubblico!
Per questo dobbiamo continuare a organizzare la mobilitazione indipendente, fino alla manifestazione nazionale del 21 giugno a Roma contro la guerra e il vertice della NATO!
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