Oggetto: Richiesta urgente di sospensione delle collaborazioni con istituzioni israeliane
Alla cortese attenzione del
– Presidente dell’INAF, Prof. Roberto Ragazzoni
– Consiglio di Amministrazione dell’INAF
– CC: Direttrice Scientifica INAF, Consiglio Scientifico dell’INAF
La presente lettera evidenzia l’urgente necessità di sospendere immediatamente tutti gli accordi di collaborazione tra INAF ed enti accademici, di ricerca e aziendali israeliani che contribuiscono al perpetuarsi delle gravissime violazioni del diritto internazionale.
Tale richiesta nasce dalle crescenti preoccupazioni per la complicità delle istituzioni israeliane in quello che è sempre più riconosciuto come un genocidio della popolazione palestinese, ben evidenziato anche dal rapporto della Dottoressa Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i territori occupati, dove viene descritto in modo chiaro come tale responsabilità si estenda anche al mondo della ricerca.
Diverse Università in Italia e nel mondo stanno agendo nella direzione di sospendere le collaborazioni con istituti di ricerca israeliani fino a quando non cesseranno le violenze in atto a Gaza e in Cisgiordania.
Riportiamo a tale esempio le mozioni approvate dai Dipartimenti di Fisica di Sapienza Università di Roma (https://www.phys.uniroma1.it/it/mozione-contro-la-politica-del-governo-israeliano-nella-striscia-di-gaza-e-la-sospensione) e dell’ Università di Roma Tor Vergata (https://www.fisica.uniroma2.it/notizie/mozione-di-indirizzo-del-consiglio-di-dipartimento-sui-bandi-maeci-relativi-all-accordo-di-cooperazione-industriale-scientifica-e-tecnologica-tra-italia-e-israele/).
Anche la Società Italiana di Diritto Internazionale (SIDI) sollecita le istituzioni accademiche e gli enti di ricerca a sospendere gli accordi di cooperazione o collaborazione con istituzioni israeliane che contribuiscano a violazioni del diritto internazionale (https://www.sidi-isil.org/wp-content/uploads/2025/06/Posizione-della-SIDI-sulle-gravi-violazioni-del-diritto-internazionale-nella-Striscia-di-Gaza_.pdf)
La Corte penale internazionale (CPI) e la Corte internazionale di giustizia (CIG) hanno emesso pronunciamenti che indicano gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani da parte di Israele. Nello specifico:
● la CIG ha emesso diverse ordinanze e pareri consultivi, tra cui l’ordinanza del 26 gennaio 2024 nel caso Application of the Convention on the prevention and punishment of the crime of genocide in the Gaza Strip, che riconosce il rischio di genocidio.
● La CIG ha emesso ulteriori ordini di misure cautelari il 28 marzo 2024 e il 24 maggio 2024 per proteggere la popolazione palestinese.
● La CPI ha emesso mandati di arresto nei confronti del premier israeliano Netanyahu e dell’allora Ministro della Difesa Gallant per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
● La CIG ha emesso un parere consultivo il 19 luglio 2024, richiesto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riguardo alle conseguenze legali per gli Stati membri derivanti dalle politiche di Israele nei Territori Palestinesi Occupati.
La risoluzione A/ES-10/L.31 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 18 settembre 2024 chiede agli Stati membri: di impedire relazioni commerciali e investimenti che contribuiscono al mantenimento della situazione di illegalità creata da Israele nei Territori Palestinesi Occupati; di adottare misure affinché i propri cittadini, imprese e istituzioni non agiscano in modo tale da riconoscere come legale la presenza di Israele nei Territori Palestinesi Occupati, incluso Gerusalemme Est, e non supportino il mantenimento di tale occupazione. Inoltre, si richiede di implementare sanzioni contro enti e persone coinvolti nel mantenimento della presenza illegale di Israele nei Territori Palestinesi Occupati.
La continuazione delle collaborazioni con le istituzioni israeliane in questo momento pone serie questioni etiche, in particolare data la distruzione delle infrastrutture educative e sanitarie di Gaza e l’ostruzione degli aiuti umanitari.
Precisiamo che l’interruzione della collaborazione non implica un’azione di censura, bensì di tutela della libertà accademica così come ben delineato dalla British Society for Middle Est Study https://www.brismes.ac.uk/files/documents/18062025_CAF_Boycotts_Italian.pdf
Già un anno fa, 360 dipendenti tra ricercatori, tecnologi e personale tecnico-amministrativo dell’INAF avevano sottoscritto una lettera (riportata qui in allegato) in cui si esprimeva sgomento per le violenze in corso, sollecitando l’ente ad assumere una posizione chiara, in particolare in materia di dual-use.
Ad oggi, non abbiamo ricevuto risposta né l’ente ha mostrato volontà di intraprendere quantomeno un dialogo a riguardo, rimanendo in un silenzio che risuona assordante.
Pertanto, chiediamo all’INAF, in qualità di Ente Pubblico di Ricerca di non sottrarsi alle proprie responsabilità sociali e morali, di agire tempestivamente sospendendo tutti gli accordi di collaborazione scientifica con università, istituti di ricerca e aziende israeliane fino a quando non cesseranno le violenze in atto. Questo non rappresenta semplicemente un gesto simbolico, ma un’azione necessaria per sostenere il diritto internazionale e garantire che l’INAF non diventi complice di attività che contribuiscono a violazioni del diritto umanitario e a un potenziale genocidio.
Adottando questa decisione, l’INAF può inviare il chiaro messaggio che la ricerca italiana è a favore della giustizia, dei diritti umani e del rispetto del diritto internazionale.
Firme (in ordine alfabetico; 295 firme aggiornate al 12 Agosto 2025)
Nome Cognome
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Mario Accolla
Angelo Adamo
Laura Affer
Guido Agapito
Michele Alamanni
Juan Manuel Alcalà
Francesca M. Aloisio
Javier Alonso Santiago
Deimer Alvarez
Roberta Amato
Elena Amato
Emanuele Amato
Marianna Angrisani
Francesca Annibali
Massimo Aprile
Giovanni Aricò
Ilaria Arosio
Alessandra Atzeni
Francesca Bacciotti
Alessandro Ballone
Barbara Balmaverde
Domenico Barbato
Federico Battaini
Angela Bazzano
Luca Beduzzi
Francesco Belfiore
Michele Bellassai
Alessandro Bemporad
Milena Benedettini
Elena Bertola
Simone Bianchi
Katia Biazzo
Susanna Bisogni
Caterina Boccato
Fabrizio Bocchino
Giovanni Bonanno
Stefano Borgani
Laura Borrelli
Vittorio Francesco Braga
Angela Bragaglia
Sylvain Breton
Francesca Brunetti
Giovanni Bruno
Beatrice Bucciarelli
Carla Buemi
Innocenza Busa
Lorenzo Busoni
Alessandro Caccianiga
Carla Cacciari
Antonello Calabro
Paolo Gherardo Calisse
Francesco Calura
Roberta Carini
Marco Caroletta
Ezio Caroli
Anonimo Anonimo
Elena Carolo
Rosamaria Carraro
Eugenio Carretta
Filippo Giacomo Carrozzo
Enrico Cascone
Piergiorgio Casella
Letizia Pasqua Cassarà
Marco Castellano
Silvia Casu
Giovanni Catanzaro
Francesco Cavallaro
Giulia Ceci
Alberto Cellino
Lan Chiappino
Marta Maria Civitani
Riccardo Claudi
Gisella Clementini
Salvatore Colombo
Vincenzo Cotroneo
Gabriele Cremonese
Giovanni Cresci
Maria Teresa Crosta
Giancarlo Cusumano
Giuseppe Cutispoto
Antonino D’Aì
Matteo D’Andrea
Mattia D’Arpa
Mauro D’Onofrio
Valentina D’Orazi
Mauro Dadina
Massimo Dall’Ora
Francesco Damiani
Sabrina De Grandi
Michele De Leo
Melania Del Santo
Rossana De Marco
Domitilla de Martino
Alessandra De Rosa
Petra Dell’Arme
Marcella Di Criscienzo
Simone Di Filippo
Giuseppe Dilillo
Elisa Distefano
Ronald Drimmel
Greta Ettorre
Yuri Evangelista
Cristiano Fanelli
Anna Feltre
Simon Ferrada
Jacopo Ferro
Marco Ferrucci
Fabio Finelli
Eleonora Fiorellino
Giuliana Fiorentino
Valentina Fioretti
Mauro Focardi
Maria Cristina Fortuna
Flaminia Fortuni
Daniele Galli
Valentina Galluzzi
Alessia Garofalo
Antonio Garufi
Claudio Gasbarra
Thomas Gasparetto
Antonella Gasperini
Massimiliano Gatto
Giancarlo Ghirlanda
Mirella Giacchetti
Paolo Giacobbe
Stefano Giarratana
Valentina Giordano
Fabio Giovanardi
Stefano Giovannini
Katia Gkimisi
Tania Sofia Gomes Machado
Paola Grandi
Helen Grant
Davide Grassi
Raffaele Gratton
(Aderisco alla mozione) Grossi
Federico Gualano
Salvo Guglielmino
Tommaso Guidetti
Laura Guzzetta
Pedro Henrique Hasselmann
Giannandrea Inchingolo
Francesco Iraci
Prasanna Jasinghege Don
Georgios Kyriakou
Riccardo La Placa
Ezio Laconi
Giorgio Lanzuisi
Mario Lattanzi
Francesco Lazzarotto
Federico Lelli
Riccardo Leoni
Alfredo Luminari
Anonimo Anonimo
Enrico Licata
Manuela Lippi
Mario Llerena
Nicola Locatelli
Federica Loiacono
Matteo Lombini
Xavier Lopez Lopez
Alessandro Lorenzetto
Antonio Maggio
Demetrio Magrin
Jesús Maldonado Prado
Angela Malizia
Dimitrios Maniadakis
Hemanth Manikantan
Filippo Mannucci
Gianluca Marotta
Matteo Martinelli
Nicola Masetti
Andrea Melandri
Daniela Meneghini
Maria Teresa Menna
Lorenzo Merli
Emiliano Merlin
Dino Mesa
Giulia Migliori
Claudia Mignone
Carlo Migoni
Anna Milillo
Irene Mini
Paolo Molaro
Manuela Molina
Emilio Molinari
Sergio Molinari
Davide Mollica
Jader Monari
Paolo Montegriffo
Alberto Moretti
Alessia Moretti
Alice Mori
Giovanni Morlino
Luca Moscadelli
Cristina Nanci
Emanuele Nardini
Lorenzo Natalucci
Maria Gabriela Navarro
Manuela Nepi
Fabrizio Nicastro
Candebat Nils
Vladimiro Noce
Antonino Nunnari
Ernesto Oliva
Francesca Onori
Roberto Orosei
Elenia Pacetti
Simone Pagliarella
Rosita Paladino
Eliana Palazzi
Giulia Papini
Alessandro Papitto
Diego Paris
Laura Pentericci
Gianluca Perini
Giada Peron
Edwige Pezzulli
Giovanni Piano
Giulia Piccinini
Maura Pilia
Virginio Pilò
Matteo Pinamonti
Tonino Pisanu
Linda Podio
Giovanni Poggiali
Eloisa Poggio
Danai Polychroni
Matteo Porru
Loredana Prisinzano
Giuseppe Pupillo
John Rankin
Cristina Re
Sara Ricciardi
Giovanna Rinaldi
Rosanna Rispoli
Gabriele Rodeghiero
Massimiliano Romanello
Donatella Romano
Mauro Roncarelli
Luca Rosignoli
Stefano Rossetto
Alessandro Rossi
Andrea Rossi
Stefano Rubino
Alan Ruggeri
Giuliana Russano
Om Sharan Salafia
Bianca Salmaso
Francesco Salvestrini
Ricardo Sanchez
Stefano Sandrelli
Pierluca Sangiorgi
Paola Santini
Tullia Sbarrato
Alessandra Scaffidi Abbate
Gaetano Scandariato
Laura Scholz Díaz
Laura Schreiber
Danilo Selvestrel
Paola Severgnini
Lara Sidoli
Roberto Silvotti
Alessandro Soave
Rosanna Sordo
Riccardo Spinelli
Giovanni Strazzulla
Maria Tantalo
Andrea Tarchi
Anonimo Anonimo
Elena Tomasetti
Rachele Toniolo
Tommaso Torda
Erasmo Trentin
Corrado Trigilio
Roberta Tripodi
Leonardo Trobbiani
Maria Tsantaki
Diego Turrini
Antonio Tutone
Livia Vallini
Stefania Varano
Tiziana Venturi
Francesco Verrecchia
Cristian Vignali
Fabrizio Villa
Marco Xompero
Anastasiya Yilmaz
Alessandra Zanazzi
Maria Vittoria Zanchettin
Francesca Zanetti
Riccardo Zangarelli
Luca Zappacosta
Yipeng Zou
Michele Zusi
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Petrillo Angelina
L’ interruzione di ogni forma di collaborazione nell’ ambito scientifico, universitario e della ricerca con Israele è auspicabile e perseguibile.. L’ impunità e il consenso che i governanti stanno riconoscendo da troppo tempo alle azioni contro l’ umanità, che è evidente rientrino in un più ampio disegno di sterminio di lunga data, risultano insopportabili, se mai ci fosse un limite di tolleranza alla violenza indiscriminata su masse indifese, cui si assiste quotidianamente un un crescendo calcolato. Ora più che mai è necessario avanzare richieste di rispetto e applicazione delle risoluzioni e sanzioni delle Corti di giustizia europee, affinché non sia portato a compimento il piano di cosiddetto esodo volontario. si un’ intera popolazione. Si può attendere che alla distruzione di città, al furto di terre, allo smembramento delle famiglie, allo sfilacciamento dei rapporti sociali di un popolo umiliato e deliberatamente stremato dalla fame, si aggiunga la deportazione in altri luoghi?La profanazione della vita, l’ umanità calpestata, i cuori di ghiaccio, stanno facendo cadere il mondo nel buio della barbarie e dell’ immoralità, dove ogni forma di vergogna etica è dimenticata. Purtroppo non si può non constatare amaramente che gli interessi economici e finanziari hanno la prevalenza sulla vita umana e che si sta tornando a un mondo bipolare. Urge recuperare il multilateralismo, ripristinare il ruolo del diritto, strumento di giustizia e di soluzione dei conflitti, rinsaldare il ruolo del diritto internazionale, affinché i crimini contro l’ umanità siano punti e si faccia giustizia .Il mondo e a maggior ragione l’ Europa, come culla del diritto, non possono assistere munti immobili all’ annichilimento della ragione e dell’ amore, in nome di oscene e sfrontate alleanze economiche e diventare complici di crimini genocidari.
” Le generazioni peggiorano sempre più. Verrà un tempo in cui saranno talmente maligne da adorare il potere; il potere equivarrà a diritto per loro, e sparirà il rispetto per la buona volontà”… . ( Mito greco)