Ormai un fatto mi appare acclarato: le comunità ebraiche italiane soffrono di dipendenza patologica da Israele. In particolare, quelle di Roma e Milano si sono distinte per delle dichiarazioni deliranti con cui tacciano di antisemitismo chiunque osi parlare delle sofferenze dei palestinesi di Gaza e Cisgiordania.
Le comunità ebraiche italiane sono talmente negazioniste del genocidio in atto del popolo palestinese e di tutta la sofferenza che Israele ha inflitto a quel popolo dal 1948 in poi che – paradosso dei paradossi – sono riuscite ad oscurare persino la fama dei negazionisti dell’Olocausto degli ebrei usando, peraltro, lo stesso schema teorico di quest’ultimi: il genocidio palestinese sarebbe un’enorme finzione, funzionale alla demonizzazione di Israele ed alla rinascita dell’antisemitismo in tutto il mondo.
Peccato che i migliori intellettuali ebrei ed i più autorevoli studiosi ebrei dell’Olocausto, oltre ad essere i più determinati e convinti sostenitori della tesi del genocidio dei palestinesi ad opera di Israele, affermino che sono proprio le politiche genocidarie dello stato ebraico nei confronti del popolo palestinese a causare pericolosi revival antisemiti ed antiebraici in tutto il mondo. Di certo, la sudditanza di tante comunità ebraiche ad Israele non fa altro che esasperare questi atteggiamenti.
In particolare, in Italia, come dicevo in premessa, a partire da 7 ottobre 2023, si sono distinte per faziosità ed estremismo sionista quelle di Roma e Milano.
Quest’ultima, poi, ha recentemente toccato vette di puro delirio per bocca del suo presidente Walker Meghnagi che, poco più di 20 giorni fa, ha rilasciato una dichiarazione, a dir poco, sconcertante: “Per fortuna c’è la presidente del consiglio Meloni e il resto della destra che ci difende. Altrimenti torneremmo al ‘38. Se al governo ci fossero Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni, a noi ebrei sparerebbero in strada. Il Pd è pieno di antisemiti […] Se la sinistra fosse al governo, agli ebrei sparerebbero in strada“.
A parte il fatto che il Partito Democratico è pieno zeppo di sionisti dichiarati o mascherati, il revisionismo di Meghnagi pare aver rimosso completamente il fatto che il partito dei neofascisti guidato da Giorgia Meloni è, a tutti gli effetti – dopo la parentesi di Alleanza Nazionale – la continuazione del vecchio Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante, di Pino Rauti e di tutta l’accozzaglia di ex repubblichini che a loro volta raccolsero l’eredità del partito nazionale fascista, quello delle “fascistissime” leggi razziali del 1938.
Meghnagi pare aver dimenticato completamente che, con l’entrata in vigore delle leggi razziali in Italia, per gli ebrei italiani iniziò una fase storica che Michele Sarfatti descrisse con l’espressione “persecuzione dei diritti”. L’esclusione dalla scuola, dal lavoro e da vari ambiti della vita pubblica non portò immediatamente al loro annientamento fisico, ma preparò il campo allo sterminio degli ebrei italiani.
Ma non c’è solo il fanatismo oltranzista dei Pacifici e dei Meghnagi. Il virus del negazionismo delle comunità ebraiche pare aver attecchito anche in altre città.
A Pisa – è notizia di ieri – è bastato che un esponente della locale sezione dell’ANPI pronunciasse semplicemente la parola “Gaza” per far partire l’accusa di antisemitismo nei confronti di tutta l’associazione dei partigiani Pisana. Ormai siamo in pieno neurodelirio italo-sionista.
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P.Paolo
l’ebraismo è una religione. israele è uno Stato teocratico,-militare che pratica apartheid.e genocidio non sopporto più da tempo, l’equiparazione ebrei-istaele. invece i Mehnagi ci si nascondono dietro.. vogliono il copyrigjt del termine “genocidio,”? ok, allora si accontentino di essere assassini.
antonio D.
…non penso – almeno stenterei a crederlo – che si tratta soltanto di avere una: “memoria corta” oppure pervasi da “smemoratezza” storica.
Purtroppo – ahimè – certe “ghettizzazioni” non hanno avuto – come unica funzione o scopo – la “semplice” o forzata “separazione e isolamento” di una “genìa etnica” ritenuta ostile o maledetta,
Bensì essa (la ghettizzazione) ha permesso il crearsi di una entità sociale (sic!) la quale: per legittimarsi e garantirsi un’autoriproduzione – mette in pratica funzioni e costumi in uso per ben altre tragedie (una delle quali l’ha perfino vista e vissuta come protagonista principale).
Non meravigliamoci se oggi costoro per legittimare e sostenere le proprie strategie e funzioni neocoloniali stiano pervasivamente usando: parole; frasi piene di aggettivi appropriati.
Altro che …” negazionisti”!
Quest’è!
Costoro “divinamente eletti” (fortunatamente non tutti) sono stati costruiti; disegnati strategicamente appositamente così.
Strategia e progettualità “statuale” utili per ridisegnare equilibri politici di dominio economico, materiale e strategico in quelle “materie energetiche” delle quali il Medioriente ne è …strapieno.
Nient’altro …credo!
goiseppe
Da cristiano mi rivolgo ai Rabini vi leggo cio che voi gia sapete .7CAPITOLO DEUTERONOMIO
Quando il Signore tuo Dio le avra messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte tu le voterai allo STERMINIO Con esse non stringerai alcuna alleanza e ner loro confronti non avrai pieta.
Mi fermo qui perche continuando a leggere l’intero capitolo mi chiedo ma e questa la religione ereditata da personaggi storici Giosue, Abtamo Mose che professate voi esaltate lo sterminio dei popoli di coloro che vivevano nelle terra da voi e dai vostri profeti chiamata ISRAELE
Ma il vostro Dio parla e vi indica la strada del GENOCIDIO mentre voi vigliacchi vi giustificate dicendo di avere risposta alle violenze del 7 Ottobre
mentre nei vostri cuori e nelle vostre menti è impresso cio che secoli fa fu deciso da Giosuè erede degno di Abramo Non fate le vittime voi siete i CARNEFICI
Ta
Che ingratitudine verso i pidioti… con tutti gli stivali israeliani che da anni tirano a lucido con la lingua ogni giorno!