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Sulla Palestina mobilitazione permanente, per fermare il genocidio

Domenica 14 settembre  a Roma si è tenuta l’assemblea nazionale promossa dalle associazioni dei palestinesi presenti in Italia (Udap-Unione Democratica Arabo Palestinese, API Associazione dei Palestinesi in Italia, Comunita’ Palestinese in Italia, GPI Giovani Palestinesi d’Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia).

Come noto l’assemblea ha dovuto superare un momentaneo ostacolo sull’agibilità della sala del cinema Aquila che in un primo momento era stata vietata dall’amministrazione comunale. Un problema poi risoltosi.

In una sala gremita e con tanti posti in piedi è stato fatto il punto sullo stato e le necessità della mobilitazione a sostegno della Palestina, della resistenza palestinese e contro il progetto genocida israeliano. Moltissimi gli interventi che hanno segnalato l’importanza delle mobilitazioni ma anche la crescita della sensibilità sulla questione palestinese nella società che ne sta aumentando la forza e le possibilità.

Nelle conclusioni sono state tracciate alcune indicazioni per le prossime settimane e i prossimi mesi, tra questi la manifestazione nazionale del 4 ottobre “Stop al Genocidio-Fermiamo il sionismo con la Resistenza”.

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Qui di seguito il comunicato finale dell’assemblea elaborato dalle associazioni palestinesi.

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PALESTINA
IL 4 OTTOBRE È GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA PALESTINA
Di fronte al genocidio in corso in Palestina, al massacro in Libano e all’estensione del fronte della guerra, non possiamo restare a guardare. È responsabilità di tutte e tutti unirsi in un’unica grande manifestazione nazionale che partirà da Porta San Paolo.
Come organizzazioni palestinesi in Italia e come palestinesi in diaspora – vogliamo costruire un corteo unitario, determinato dalle chiare parole d’ordine, uniti sotto la bandiera palestinese, al fianco della legittima resistenza del popolo palestinese e solidali con le iniziative di rottura dell’assedio come la Freedom Flotilla e la Global Summud Flotilla.
Blocchiamo tutto! Facciamo appello a mobilitarsi e organizzarsi per rispondere con decisione — attraverso mobilitazioni, scioperi, picchetti, blocchi e cortei — non solo se la Freedom Flotilla e la Global Sumud Flotilla saranno colpite, ma finché il genocidio e l’occupazione continueranno; blocchiamo la complicità dell’Italia!

Il ruolo dell’Italia nel genocidio palestinese è evidente e inaccettabile; l’Italia, attraverso la vendita di armi e il sostegno politico e militare a Israele, è complice del genocidio in Palestina. Negli anni abbiamo visto l’Italia destinare miliardi per finanziare guerre imperialiste, e l’aumento incessante della spesa militare, a spese dei diritti sociali, welfare, sanità e istruzione, occorre una netta posizione contro la complicità dell’Italia e contro NATO e UE.
Scendiamo quindi in piazza per:
• lo Stop immediato al genocidio e alle aggressioni in Libano, Siria, Yemen e Iran;
• l’Ingresso immediato e senza condizioni degli aiuti umanitari;
• Sostegno incondizionato alla resistenza palestinese;
• Liberazione di tutti i prigionieri palestinesi, incluso Anan Yaeesh, partigiano palestinese detenuto in Italia, e di tutte le persone colpite dalla repressione per la solidarietà alla Palestina, come Tarek, arrestato dopo la manifestazione del 5 ottobre scorso;
• Riconoscimento e applicazione del diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi;
• Riconoscimento pieno del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese;
• Cessazione immediata della vendita e dell’esportazione di armi verso “Israele”, embargo militare immediato;
• Boicottaggio totale e sanzioni economiche, diplomatiche, militari, accademiche, culturali, politiche, sportive e istituzionali contro “Israele”;
• Ritiro immediato dei cittadini italiani che stanno prendendo parte al genocidio a Gaza;
• Contro la NATO, alleanza imperialista aggressiva e guerrafondaia, e tutti i complici del genocidio e dell’occupazione perpetrati da Israele;
• Interruzione immediata di ogni rapporto istituzionale e di gemellaggio con “Israele” da parte di regioni, province, comuni e municipi;
• Che il 29 novembre venga celebrata ovunque la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese;
• Contro la criminalizzazione della solidarietà alla Palestina e contro il DDL 1004, che mira a equiparare antisionismo e antisemitismo e a reprimere chi si oppone al genocidio e all’occupazione, etichettandolo ingiustamente come antisemita;
• Che nelle scuole italiane venga commemorata la Nakba così come giustamente si commemora la Shoah, e che non vi sia alcun divieto da parte di dirigenti o del MIUR a parlare della Palestina;
• Che le borse di studio per studenti palestinesi vengano accompagnate da visti reali e concreti, altrimenti restano propaganda ipocrita;
• Che i feriti palestinesi accolti in Italia vengano realmente curati e sostenuti, e non usati come strumento per ripulire la coscienza del governo.
Il 4 ottobre non è un punto di arrivo, ma un punto di svolta.
Da quella giornata deve nascere un anno di resistenza, di mobilitazioni, di scioperi, di blocchi e di iniziative concrete. Non ci saranno pause, non ci saranno compromessi: continueremo finché non sarà fermato il genocidio, finché non finirà l’occupazione, finché non sarà libera la Palestina.
FERMIAMO IL SIONISMO CON LA RESISTENZA

MOVIMENTO STUDENTI PALESTINESI IN ITALIA
ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA
GIOVANI PALESTINESI IN ITALIA
UNIONE DEMOCRATICA ARABO PALESTINESE IN ITALIA
COMUNITÀ PALESTINESE D’ITALIA

 

Foto di Patrizia Cortellessa

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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