Quando noi medici parliamo e discutiamo di salute, dell’importanza della prevenzione, degli “stili di vita” affermiamo cose estremamente corrette e giuste. Prevenire è una delle nostre migliori armi per mantenere lo stato di salute, “prevenire è meglio che curare” e una persona dovrebbe andare dal medico non solamente quando ha una patologia, un problema, ma anche quando sta bene, quando (come si scriveva nelle cartelle cliniche facendo l’anamnesi, quando si scriveva che i parenti che stavano bene) è in ABS cioè in “Apparente Buona Salute”.
Noi medici, in particolare, non possiamo non schierarci contro l’inquinamento, contro ciò che può provocarlo, contro la devastazione ambientale, non possiamo non pensare agli animali, al biorisanamento, alla nostra alimentazione, all’acqua; sia a quella dei fiumi, laghi sia a quella che beviamo.
Il lago di Pietra del Pertusillo, dove si riversa il fiume Agri, è un lago artificiale che fu costruito, tra il 1957 e il 1962, come sbarramento di quel fiume. Qui si prende e si utilizza l’acqua per l’energia elettrica e per irrigare 35.000 ettari di terra tra Lucania (Basilicata) e Puglia. Qui vi è uno dei punti di partenza dell’AQP cioè l’Acquedotto Pugliese. Il Basentello è un piccolo fiume che nasce a Piano del Palazzo vicino a Palazzo San Gervasio e il lago del Basentello, nasce da una diga che opera da uno sbarramento dal torrente Basentello e Rioviniero.
Secondo delle analisi effettuate da un laboratorio privato, ma attendibile, le acque del Pertusillo non sono potabili in quanto ci sono idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti e quindi non sono adatte a essere bevute. L’acqua è stata raccolta nelle zone dove questa aveva cambiato il colore. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale escludeva il ritrovamento di idrocarburi.
Quello che sappiamo è che, tra le sostanze presenti nei fluidi delle perforazioni petroliferi, vi è cromo, nickel, zinco, piombo, rame, bario, arsenico, cadmio, litio e altri elementi inquinanti. Quando vi è un inceneritore a fiammella costante (nei pozzi di estrazione petrolifera) sono inevitabili dispersioni di H2S (acido solfidrico) o idrogeno solforato, o solfuro di idrogeno, che ha il caratteristico odore di uova marce ed è estremamente tossico. Lo si trova in molti giacimenti petroliferi oppure come raffinazione dei petroli e in altre situazioni.
L’Enciclopedia Treccani spiega così l’intossicazione acuta da acido solfidrico: “solfidrismo (o sulfidrismo) s. m. [der. di solfidrico, col suff. –ismo]. – In medicina del lavoro, intossicazione da idrogeno solforato, che può manifestarsi con gravi fenomeni respiratorî (dispnea, cianosi, edema polmonare) e neurologici (midriasi, perdita della conoscenza), frequentemente mortali, e in forma cronica con sintomi respiratorî (bronchite cronica), neurologici (cefalea), astenia, colorazione giallastra della cute.”
Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici, noti con la denominazione IPA o PAH, si riscontrano in vari processi industriali quali a esempio la produzione di ferro e acciaio, alluminio, nelle fonderie, negli inceneritori, nelle emissioni di gas veicolare, nelle lavorazioni del carbone e del petrolio. Gli IPA possono provenire da numerose fonti e si possono diffondere in tutti i settori ambientali e conseguentemente si ritrovano nell’aria, suolo, acqua e alimenti cioè in tutti quei settori è normalmente esposta la gente, le popolazioni
Gli IPA (molto schematicamente) contenuti per contaminazione ambientale possono essere presenti per assorbimento da acque, fiumi, mare o da inquinamento atmosferico e possono quindi depositarsi su grano, frutta e verdure. Gli IPA possono anche essere assorbiti dal terreno che viene quindi contaminato. Quelli che comunemente vengono chiamati IPA leggeri, come il naftalene e fluorene, poiché sono molto solubili nelle acque, possono arrivare a inquinare le falde acquifere profonde.
Perdite dalle raffinerie di petrolio possono essere causa di inquinamento diretto da idrocarburi, mentre una causa indiretta può essere dovuta a precipitazioni, o acque reflue.
Gli IPA possono causare immensi danni alla nostra salute. Innanzitutto sono cancerogeni, mutageni e teratogeni; provocano mutazioni genetiche, in particolari alle madri, e nei bambini si è notata una maggiore incidenza di depressione infantile. Gli IPA vengono considerati come inquinanti maggiori dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), dall’Unione Europea, dall’Agenzia per la Protezione Ambientale, dall’Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR).
Noi sappiamo che i PAH sono da tempo riconosciuti come sostanze che possono causare il cancro. La maggior parte dei tossicologi e degli epidemiologi concorda sul fatto che i notevoli aumenti di cancro al polmone, nei fumatori di sigarette, deriva almeno in parte dall’inalazione di sostanze derivate dalla combustione dei PAH. L’esposizione umana a queste sostanze, oltre al cancro del polmone, viene associata a un maggior rischio di aumento dei tumori di vescica, stomaco, pelle¹. Quindi i PAH sono inquinanti ambientali che si possono anche generare dalla combustione incompleta di petrolio e hanno capacità tossiche, mutageniche e cancerogene².
Si sta valutando più approfonditamente l’impatto degli Idrocarburi Aromatici Policiclici (PAH) nello sviluppo embrionale, nelle donne in stato di gravidanza, che in questo periodo è molto sensibile alla esposizione da PAH perché, in questa fase, possono legarsi al DNA³. Uno studio scientifico effettuato da studiosi norvegesi, tedeschi e polacchi prova che l’esposizione combinata a sostanze inquinanti ambientali come il PAH e ETS (enviromental tobacco smoke) può influenzare negativamente lo sviluppo fetale.
Sappiamo poi che gli idrocarburi policiclici aromatici sono neurotossici e che l’esposizione neonatale a questi viene associata a successivi disturbi cognitivi e comportamentali nell’infanzia. Un esposizione ambientale prenatale agli inquinanti atmosferici dei PAH contribuiscono a disturbi dell’attenzione e a iperattività mentre una esposizione ambientale post-natale contribuisce a ulteriori disturbi nello sviluppo della materia bianca cerebrale5.
Con molta sofferenza e dolore, ma con grande determinazione e rabbia, discuto della mia Lucania, una volta noi avevamo terra e sole, aria buona, povertà oggi abbiamo una realtà di difficoltà in taluni casi estrema, di un ambiente saccheggiato e devastato di una impressionante prospettiva di morte.
Sono nato in una grande città al nord, ma del Vulture, da cui provengo, ho radici e cultura profonda. Penso alle lotte di classe lucane, alla loro forza e determinazione, alle loro vittorie e sconfitte, a Salvia (Savoia) di Lucania, all’anarchico Giovanni Passannante, alla sua grande civiltà.
Penso alla Repubblica di Maschito (Settembre-Ottobre 1943), alla rivolta antifascista, contro il latifondo, guidata da contadini analfabeti. All’emigrazione forzata nel nord Europa, nelle americhe o in Australia, ai ”Gastarbeiter” cioè ai lavoratori ospiti in Germania e in Svizzera, all’emigrazione in Cile nella città di Iquique, Pica e Santiago, ma anche di molte altre città.
Penso ad Desaparecidos, non solo quelli lucani nel 1800, ma anche a quelli molto più recenti, in Argentina, a Plaza de Mayo. Penso ai grandi poeti come Albino Pierro che più volte doveva prendere il premio Nobel per letteratura, al suo dialetto, mai folclore, ai suoi toni aspri e forti, leggeri e dolci, alla Rabatana.
Penso ai racconti ”Uno si distrae al bivio” di Rocco Scotellaro, alle sue poesie, all’uva puttanella, alla sua immensa civiltà e intelligenza. Penso a mio padre, di Ruvo del Monte che a sette anni viveva da solo, svolgendo il lavoro di fabbro e negli anni successivi andò in miniera, a mia madre che quando era bambina ebbe una grande influenza e educazione da Irene Nunberg e Manlio Rossi Doria, confinati antifascisti a San Fele.
Penso a Carmine Crocco Donatelli, brigante e combattente. Penso a questa mia terra che sta andando via. Voi lucani dovete riprendere per mano questa terra condurla fuori da questa disperazione e ipocrisia.
Amo il colore del grano
Amo il colore bruno della terra
Amo l’odore delle piante
Dei boschi.
Amo i cieli
I venti.
Amo la mia terra
I suoi soli
Le sue lune
I suoi venti
I muri
graffiati da esperienze
da saperi.
Prof Roberto Suozzi
Medico chirurgo, Farmacologo Clinico
Suozziroberto.altervista.org
1) Canadian Soil Quality Guidelines CARCINOGENIC AND OTHER POLYCYCLIC AROMATIC HYDROCARBONS (PAHs) (Environmental and Human Health Effects) 2010
2) Egyptian Journal of Petroleum
Volume 25, Issue 1, March 2016, Pages 107–123
Open Access
Review
A review on polycyclic aromatic hydrocarbons: Source, environmental impact, effect on human health and remediation
3) Environ Health Perspect;. Maggio 2012 Prenatal Exposure to Polycyclic Aromatic Hydrocarbons, Benzo[a]pyrene–DNA Adducts, and Genomic DNA Methylation in Cord Blood
Julie B. Herbstman,1 Deliang Tang,1 Deguang Zhu,1 Lirong Qu,1 Andreas Sjödin,2 Zheng Li,2 David Camann,3 and Frederica P. Perera1
4) BioMed Research International
Volume 2014 (2014), Article ID 408939, 10 pages
http://dx.doi.org/10.1155/2014/408939
Research Article
Effect of Prenatal Polycyclic Aromatic Hydrocarbons Exposure on Birth Outcomes: The Polish Mother and Child Cohort Study
Kinga Polanska,1 Gerhard Dettbarn,2 Joanna Jurewicz,1 Wojciech Sobala,1 Per Magnus,3 Albrecht Seidel,2 and Wojciech Hanke1
1 Department of Environmental Epidemiology, Nofer Institute of Occupational Medicine, 8 Teresy Street, 91-348 Lodz, Poland
2 Biochemical Institute for Environmental Carcinogens, Prof. Dr. Gernot Grimmer-Foundation, Lurup 4, D-22927 Großhansdorf, Germany
3 Division of Epidemiology, Norwegian Institute of Public Health, P.O. Box 4404, Nydalen, N-0403 Oslo, Norway
Received 28 February 2014; Accepted 3 July 2014; Published 22 July 2014
5) JAMA Psychiatry. 2015 Jun;72(6):531-40. doi: 10.1001/jamapsychiatry.2015.57.
Effects of prenatal exposure to air pollutants (polycyclic aromatic hydrocarbons) on the development of brain white matter, cognition, and behavior in later childhood.
Peterson BS1, Rauh VA2, Bansal R1, Hao X3, Toth Z3, Nati G1, Walsh K3, Miller RL4, Arias F5, Semanek D3, Perera F5.
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