Enzo Bianco, il sindaco metropolitano di Catania, con un proprio decreto, il 29 luglio scorso, ha conferito l'incarico – una collaborazione esterna – di "portavoce del sindaco metropolitano" al dott. Giovanni Iozzia, incarico che scade il 31 dicembre 2016. Incarico per cui il giornalista perciperà " € 20.700,00 IVA compresa".
C'è un particolare di non poco conto, in questa vicenda: nel decreto sindacale, si evince che il correspettivo per l'incarico conferito a Iozzia, "viene impinguato di pari importo dal fondo di riserva in termini di competenza e cassa". Insomma, le casse comunali " non presentando sufficiente disponibilità", il Sindaco Bianco preleva dal fondo di riserva del comune di Catania. Evidentemente si tratta di cosa assai urgente…
Ma l'Unione sindacale di base contesta il conferimento dell'incarico e ,in questi giorni, ha chiesto che "il provvedimento venga annullato in autotutela": secondo Sergio Giambertone – segretario provinciale USB -P.I. – "questo conferimento viola il divieto di assunzione previsto dalla legge n. 296 del 2006 per gli Enti che hanno sforato il patto di stabilità.In nome dei principi di trasparenza e legalità enunciati più volte dallo stesso sindaco Bianco e alla base del protocollo di intesa sottoscritto con Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione, chiediamo di effettuare opportune verifiche di legittimità alla luce di alcune rilevanti osservazioni…
Innanzitutto, l'incarico è conferito ai sensi della legge numero 150 del 2000 e ha avuto come riferimento la deliberazione del settembre 2011 della Corte dei conti – Sezione di controllo per la Liguria, secondo cui tale incarico non sarebbe soggetto alle limitazioni di spesa. Questo richiamo, se è corretto da un punto di vista giurisprudenziale, non risulta però di per sé sufficiente nel caso della Città metropolitana di Catania che, purtroppo, nell'anno 2015, non ha rispettato il patto di stabilità interno, con conseguenze che nemmeno l'atto della Corte dei conti ligure potrà far venire meno".
Quindi, c'è anche il divieto imposto dalla legge di procedere ad assunzioni di personale: "A qualsiasi titolo – sottolinea il sindacalista dell'USB – con qualsivoglia tipologia contrattuale, compresi rapporti di collaborazione continuata e continuativa, nonché di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della presente disposizione.
Anche il conferimento dell'incarico esterno di portavoce ricade in questa tipologia contrattuale. Questo è sostenuto dalla Corte dei conti – Sezione giurisdizionale per la regione Sicilia – prosegue – che, nel 2013, ha condannato un sindaco al risarcimento del danno per avere illecitamente assunto tra l'altro proprio il portavoce, in violazione della normativa sopra citata. Nella motivazione si legge la tassatività del divieto che non offre margine alcuno per un'interpretazione e applicazione differente da quella prospettata dalla procura contabile. Si tratta quindi di un divieto assoluto".
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