Il commissariamento ha fallito, e se ne deve andare. Non ci interessano le polemiche sui giornali e le tifoserie, noi lottiamo per gli interessi collettivi e per difendere il nostro territorio.
Stamattina eravamo in piazza in occasione dell'incontro tra governo, regione e comune su Bagnoli, come parte dell'assemblea popolare di Bagnoli Libera, per rimarcare le nostre posizioni sul futuro dell'area: contro il commissariamento e per la tutela degli interessi collettivi, della salute, dei diritti; contro speculazione, gestione clientelare, privatizzazioni, devastazione ambientale e saccheggio dei territori; per un piano di riqualificazione che nasca dal basso, dai bisogni e dalle energie di chi abita la città, fuori da logiche privatistiche, che abbia come i capisaldi la grande spiaggia pubblica da Coroglio a Bagnoli, il parco verde, una vera bonifica attraverso il controllo popolare, nessun regalo a soggetti privati, recupero delle risorse dai responsabili del disastro Bagnoli. In piazza c'erano anche altri spezzoni di lotte sociali, come i Disoccupati 7 novembre e i lavoratori ed LSU del comparto scuola.
Tutto questo non ci fa stare tranquilli, sappiamo che nonostante il piano del governo si sia arenato, molte cose sul territorio procedono male, e le denunciamo e combattiamo ogni giorno (l'elenco è lungo: dal rinnovo delle concessioni balneari, i progetti-spezzatino di affitto ai privati dell'ex area Nato, la costruzione del ponte di Città della Scienza in contraddizione con l'esigenza di spostarne la localizzazione all'interno, l'ingovernabilità della movida selvaggia, i tentativi di speculazione e privatizzazione in atto, etc.) senza sconti a nessuno. Perciò continuiamo a vigilare, denunciare e sostenere le istanze del territorio.
Ribadiamo ciò che proviamo a dire con chiarezza:
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