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Catanzaro. Vertice in Questura ma con la Sottosegretaria e solo i vertici locali dei Fratelli d’Italia

Non possiamo ricordare il fascismo che fu e trascurare i segnali evidenti di quello che, “piano piano, passo dopo passo” sta pervadendo i gangli vitali dello Stato e accantonando i valori costituzionali: non può passare come “normale amministrazione” che una sottosegretaria all’interno si possa recare in questura, accompagnata dai dirigenti, di ogni ordine e grado, del maggiore partito di governo, asseritamente in nome della solidarietà, in realtà per esasperare la condizione in cui versa la sicurezza in città.

E’ evidente che i questori non possano confrontarsi con le posizioni di un singolo partito al di fuori di un contesto che preveda la relazione con le altre rappresentanze politiche. Le forze di polizia non possono avere rapporti privilegiati, o peggio, mettere in campo azioni di contrasto dei reati in base alla lettura che delle problematiche sociali dà il partito della sottosegretaria.

Il resoconto sulla riunione in questura riportato dagli organi di stampa da perfettamente il senso circa la direzione che si vuole imprimere alle forze dell’ordine.

In questi ultimi anni gli attacchi e i pestaggi agli studenti e a quanti osano protestare sono purtroppo sempre più frequenti.

Le leggi repressive del dissenso, come il ddl 1660, che il governo tenta di approvare sono uno sconcertante esempio delle nuove forme di fascismo che si intende mettere in atto: il consenso delle forze di polizia diventa essenziale nel momento in cui la repressione del dissenso sarà messa in atto! Temiamo che tali tipologie di incontri nelle questure servano proprio a preparare il consenso a forme antidemocratiche di repressione nelle piazze da parte delle forze dell’ordine.

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