Se la comunicazione riservata dei primi di settembre dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio ai Dirigenti scolastici, che invitava ad “assicurare la specificità dei luoghi e dei momenti della vita scolastica, quali le riunioni degli organi collegiali, che devono essere esclusivamente finalizzate alla trattazione delle tematiche relative al buon funzionamento dell’istituzione scolastica e sottratte a qualunque altra finalità”, è stato tentativo di arginare iniziative di sensibilizzazione e discussione da parte del personale docente sul genocidio a Gaza, la comunicazione riservata ai dirigenti della Direzione Generale dell’Ambito Territoriale Provinciale di Cosenza sposta il focus sugli studenti.
“Al fine di monitorare la situazione sul territorio, si invita a segnalare con tempestività l’eventuale svolgimento di manifestazioni, assemblee straordinarie, occupazioni o altre forme di mobilitazione studentesca connesse alla causa pro-Palestina che interessino i rispettivi istituti. In caso di iniziative in corso o programmate, si prega di darne immediato riscontro”.
Così scrive l’ATP di Cosenza in una forma irrituale e non circostanziata. Un preoccupante messaggio di censimento e censura della libertà di manifestare, discutere, riunirsi che gli studenti praticano e hanno il diritto di praticare nei loro spazi.
Se, da una parte, dimostra quanto grande sia stata la forza dirompente che gli studenti hanno portato nella piazza del 22 e nei loro posti di aggregazione e la loro consapevolezza dell’impossibilità di assistere senza agire al genocidio palestinese, dall’altra è uno dei tanti segnali che la scuola è sotto l’attacco della repressione.
Mentre l’ATP di Cosenza si accinge a creare liste di proscrizione, intanto a Gaza:
– 625.000 STUDENT* NON AVRANNO ACCESSO ALL’ISTRUZIONE per il secondo anno consecutivo
– 85% DELLE SCUOLE DI GAZA SONO DISTRUTTE O GRAVEMENTE DANNEGGIATE
– 9.839 STUDENT* UCCIS* DAI BOMBARDAMENTI ISRAELIANI
– CIRCA 400 LAVORATOR* DELLA SCUOLA UCCIS*
– 12 SU 12 UNIVERSITÀ DI GAZA SONO STATE DISTRUTTE
– 88.000 STUDENT* UNIVERSITAR* NON POTRANNO CONTINUARE GLI STUDI
E a questo gli studenti si sono opposti con forza!
Potere al Popolo Cosenza si unisce alla denuncia di USB Scuola Cosenza e alla loro richiesta di pubbliche risposte. Esigiamo dalla dirigente dell’ATP di Cosenza chiarimenti immediati: vogliamo sapere chi ha ordinato questa comunicazione intimidatoria e con quale mandato. La libertà di manifestare e di esprimersi nelle scuole non si tocca!
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