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“Basta nucleare nel porto di Napoli”

Il Portavoce del Circoli di Napoli dell’Associazione Nazionale di Protezione Ambientale V.A.S. (Verdi Ambiente e Società), l’ecopacifista Ermete Ferraro, esprime indignazione per la rinnovata minaccia alla sicurezza della popolazione napoletana, costituita dalla inquietante presenza nelle acque antistanti il nostro Porto della portaerei statunitense a propulsione nucleare “D. Eisenhower”.

“ E’ dagli anni ’80 che le organizzazioni ambientaliste e pacifiste si battono per la denuclearizzazione dei porti italiani e perché le popolazioni locali siano messe a conoscenza del gravissimo rischio per la loro salute ed incolumità costituito dalla possibilità d’incidenti a natanti a propulsione nucleare ancorati nelle acque territoriali.

E’ dagli anni ’90 che – inutilmente – sono state chieste alle Prefetture informazioni sui piani di sicurezza interna di loro competenza, regolarmente secretati in nome del segreto militare, mentre in molti altri Paesi – come Francia e Regno Unito – sono addirittura pubblicati sui siti web ha dichiarato Ferraro – L’Associazione VAS, in prima persona, ha ottenuto solo una parte poco significativa del Documento in questione, da cui si ricava però il ruolo del Sindaco come garante della salute e della sicurezza pubblica, per cui abbiamo ripetutamente fatto appello alla nostra Amministrazione Comunale perché si agisse di conseguenza.”

Lo scorso settembre, finalmente, la Giunta de Magistris ha approvato una delibera (la n. 609/2015) nella quale – recependo le legittime richieste degli ambientalisti e dei pacifisti – si è dichiarato “il Porto di Napoli ‘area denuclearizzata’, affidando al Sindaco tutti gli ulteriori passaggi politici-istituzionali con gli Organismi competenti anche internazionali, finalizzati affinché nel Porto di Napoli venga sancito il divieto assolutori accesso, transito e sosta di natanti a propulsione nucleare o che abbiano a bordo armi nucleari”.

“E’ sconcertante – ribadisce Ferraro – che la voce della terza comunità cittadina italiana abbia avuto così poco ascolto e che i Napoletani debbano ancora una volta assistere impotenti a questa manifestazione di arroganza militare e di potenziale minaccia alla sicurezza pubblica. Scriveremo di nuovo al Sindaco, al Prefetto ed al Comandante dell’Autorità Portuale di Napoli perché questa situazione sia affrontata con tutti gli strumenti disponibili e con  fermezza.”

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