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Denunce a Napoli. Contro Renzi ed Ue non un passo indietro!

Contro #Renzi ed #Ue non un passo indietro! Verso un autunno di lotta…la vostra repressione non ci fermerà!
Il 6 Aprile scorso c’eravamo tutti! Stamattina sono state notificate alcune denunce per 5 manifestanti che, assieme ad altre migliaia di persone, il 6 Aprile sono scesi per le strade di #Napoli a contestare il governo Renzi e le politiche dell’Unione Europea. 

Come movimenti di lotta di questa città abbiamo scritto un comunicato unitario perchè alla repressione si risponde in maniera unitaria, continuando i propri percorsi di lotta, costruendone di nuovi. E quest’autunno sarà autunno caldissimo.

Movimenti di lotta napoletani

 

“Non è giusto che in questo paese possa parlare soltanto Renzi”

Apprendiamo in queste ore che cinque tra studenti e precari di questa città sono stati denunciati per la manifestazione del 6 aprile scorso, quando il premier Matteo Renzi è venuto a Napoli per una squallida passerella elettorale.

Le accuse rivolte sono quelle generiche ed abituali in simili contesti: “manifestazione non autorizzata, resistenza e lesione aggravata in concorso”.
Colpisce, però, la formulazione di questi provvedimenti giudiziari che non tengono conto di ciò che è avvenuto davvero in quella giornata.

Come è noto dai filmati e dai resoconti delle testate giornalistiche, migliaia di persone in tutta Napoli durante il sei aprile hanno contestato il presidente del consiglio al grido di “Renzi Statt’A Cas”.

Prendiamo quindi quest’atto come un monito degli apparati repressivi: colpirne cinque per educare le migliaia di persone che, come loro, hanno osato contestare Matteo Renzi.

E’ un atto che si traduce in un delitto delle libertà personali e collettive, un oltraggio al diritto al dissenso e alla libertà di movimento!

Un altro fattore scandaloso è che attraverso questo provvedimento si oscurano volutamente anche le centinaia di soggetti che hanno partecipato e interagito all’assemblea cittadina sul tema Bagnoli e politiche renziane, un momento di discussione collettiva svoltosi nel pomeriggio di quella stessa giornata presso la Galleria Umberto I, che ha ribadito in maniera forte la contrarietà degli abitanti al commissariamento, e all’idea di sviluppo renziana.

Questo tipo di atteggiamento per noi significa voler cancellare un diffuso sentimento popolare che a Napoli si è più volte manifestato contro la politica neoliberale del governo di Matteo Renzi e dell’Unione Europea.

Nell’esprimere la nostra solidarietà agli studenti e ai precari vittime di questi provvedimenti , nel respingere l’interpretazione criminalizzante della Questura e della Procura della Repubblica, ribadiamo con forza che il 6 aprile in piazza c’eravamo tutti e tutte, e che non saranno queste ennesime intimidazioni a fermare la potenza del dissenso che esprimeremo oggi e sempre in piazza.

Convochiamo una conferenza stampa per domani 17 giugno 2016 alle ore 9.30 a.m. presso il Lungomare Caracciolo (nei pressi della colonna spezzata) per ribadire con forza ciò che accadde davvero in quella giornata.

Movimenti napoletani contro il governo Renzi
(Hastag ufficiale #STATTACAS)

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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1 Commento


  • rosolino

    il fascismo non vuole contestazioni

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