Continua la lotta del comitato No Discarica di via delle Brecce per la chiusura del sito ex ICM, per la cancellazione di tutti gli atti comunali che individuano a Napoli Est la sede di sversatoio, e chiedono la bonifica del sito e dei suoli inquinati.
Continuiamo a dare risposte con la mobilitazione popolare al disastro ambientale e all’emergenza salute provocata dagli amministratori comunali e regionali.Da giorni stiamo partecipando attivamente alle vibranti proteste che la popolazione di Barra, San Giovanni e Poggioreale sta effettuando, in Via Nuova delle Brecce, all’e sterno del sito Ex ICM, trasformato in una immensa discarica a cielo aperto.
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“Stiamo partecipando ai blocchi dell’impianto assieme a tante donne ed uomini stanchi dei miasmi e della violenza contro il diritto alla vita che questo impianto produce in un area della città storicamente martoriata da inquinamento, avvelenamento dei suoli e da un generalizzato degrado urbano” scrive in una nota Potere al Popolo attivo nella mobilitazione.
“Ieri sera lunedì 21 ottobre, abbiamo partecipato e siamo intervenuti ad una affollata assemblea popolare che si è tenuta al Rione Baronissi dove si è deciso che la lotta andrà avanti fino alla chiusura di questo impianto ed alla bonifica dei suoli manomessi e devastati da questa criminale attività”.
Riteniamo il Comune di Napoli responsabile di questo scempio e delle palese negligenze che si stanno riperpetuando per ogni giorno che questo impianto resta aperto. Riteniamo responsabile la Regione Campania per le autorizzazioni che ha concesso per la realizzazione di questo accertato attentato alla salute dei cittadini di Napoli Est.
Potere al Popolo è con la mobilitazione dei cittadini e non farà “sconti politici” a nessuno! Chi ha inquinato deve pagare!
Questo obiettivo di vera e propria giustizia sociale ci guida nella nostra azione politica e sociale ed è sempre valido sia nei confronti di quanti hanno reso possibile questo impianto scellerato e sia per chi nel passato si è reso colpevole del peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini di Napoli Est e di tutta l’area metropolitana.
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