Menu

Napoli. Studenti in lotta al liceo SS. Apostoli

Da ieri, come collettivo studentesco del Liceo Artistico Ss. Apostoli di Napoli, siamo in sit-in e in costante mobilitazione poiché crediamo sia inacettabile, dopo mesi di dialogo continuo e costanti pressioni verso la presidenza, non essere ascoltati.

La situazione nel nostro Liceo è precaria: non abbiamo un corpo docenti stabile per garantire il consueto svolgimento delle lezioni, la scuola non viene sanificata a fronte delle imposte e necessarie norme anti-covid, ma soprattutto l’orario delle lezioni non tiene la men che minima considerazione della vita privata degli studenti e della loro salute psicologica, in questi ultimi due anni minata da costanti pressioni sociali, sanitarie e governative.

Tenendo in conto le norme imposte, non c’è concesso neppure di poter mangiare in classe, non c’è concessa una pausa pranzo e le aule di laboratorio artistico, ad oggi, sono state chiuse o adoperate da altre sezioni come classi regolari, vanificando un tassello fondamentale all’interno del liceo artistico stesso.

Ancor più grave è il mancato coinvolgimento di noi studenti da parte dell’istituzione scolastica durante i processi decisionali che concernono il nostro istituto. Dopo le innumerevoli promesse fatte dal nostro dirigente scolastico, siamo stanchi del fatto che, alle nostre richieste e necessità, non vi sia data risposta e soluzione alcuna.

Per tali motivazioni, come Collettivo Studentesco, noi del Liceo Artistico Ss. Apostoli, riteniamo sia necessario lottare contro l’indifferenza, denunciando anche il falso mito del “rientro in sicurezza”, proposto dal governo Nazionale, che non si è curato minimamente di controllare la situazione negli istituti e di garantire un normale svolgimento delle lezioni.

Nel nostro istituto manca il minimo indispensabile, che dovrebbe essere garantito dallo stato, tra cui i dispositivi di sicurezza e di garanzia, quali: mascherine FFP2, imposte dalla Regione stessa, e un tracciamento reale e attendibile del tasso di positività.

I sopracitati e unici mezzi di garanzia personali contro la pandemia sono spese che gravano su ogni famiglia, non solo di noi studenti. Il tasso di digitalizzazione nella nostra scuola è al minimo rispetto alle altre scuole d’Italia, impossibilitando anche un regolare svolgimento della didattica mista. 

Dopo due anni di pandemia il corpo studentesco continua a vivere una situazione di gravissimo disagio e di altrettanta precarietà. Negli ultimi mesi siamo scesi in piazza, con migliaia di studenti e studentesse, rivendicando un reale investimento sull’istruzione, provando anche ad aprire un tavolo istituzionale prima con la Regione e poi con la Città Metropolitana.

Vogliamo lanciare l’appello a tutte le scuole e collettivi di Napoli perché crediamo che unire le forze sia fondamentale, per coinvolgere tutti in un processo partecipativo il cui fondamento è lo sviluppo di una visione di scuola differente: dal 18 al 20 febbraio, infatti, ci saranno gli Stati Generali della Scuola, una tappa fondamentale per costruire una riforma radicale del sistema scolastico italiano.

Abbiamo, con la sagacia e l’irriverenza che meglio caratterizzano la gioventù, affisso dei cartelli fuori e dentro l’istituto in cui si critica la mancanza degli organici fondamentali, tra professori e personale ATA, che dovrebbero costituire quello che dovrebbe essere un normale e funzionale istituto.

I cartelli recitano: “Cercasi professori – Affittasi cattedra“, seguiti da uno scheletro presente dietro ad una cattedra; sono la perfetta rappresentazione della non curanza e della morte politica di quella che dovrebbe essere l’istituzione scolastica, che dovrebbe formare e garantire un ambiente sicuro a quelle che saranno le future generazioni, le stesse che erediteranno il terribile lascito di questo ingrato periodo storico, e che farà di tutto per cambiare il mondo.

La nostra mobilitazione vuole essere quanto più esplicativa possibile, con delle richieste ben chiare:

– Sanificazione degli spazi scolastici, per diminuire la diffusione del Covid-19.

– Dispositivi sanitari (quali mascherine ecc.) garantiti per tutti gli studenti. 

– Organico docenti per le cattedre lasciate vuote nel nostro istituto. 

– Riduzione dell’orario scolastico e la conseguente uscita anticipata, poiché agli studenti e alle studentesse non viene garantita la possibilità di studiare e di poter sviluppare una vita al di fuori del contesto scolastico. Orario deciso d’altronde senza la convocazione del consiglio d’istituto.

– Convocazione del primo consiglio di Istituto dell’anno in quanto non è mai stato convocato nonostante le continue richieste, si può considerare che le rappresentanze non vengono ascoltate.

Siamo in agitazione permanente e in costante mobilitazione, continueremo fino a quando non avremo certezze, sicurezza e garanzie!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *