Vengo a sapere, da lontano, che te ne sei andato e non c’è stato commiato.
Due parole però le voglio scrivere a quel silenzioso orso militante che è stato Sebastiano Bove, nostro compagno politico e sindacale, componente del movimento rivoluzionario della zona aversana.
Da giovane hai calpestato le terre d’emigrazione, Libia, Le Havre e la Germania tornando in Italia per entrare all’Indesit di Teverola. Presente attivamente nel Comitato Autonomo Operaio subisti la ristrutturazione dell’81 e i fogli di licenziamento stilati assieme da Cgil e Direzione dell’azienda. Seguisti il processo dei compagni a Parigi davanti alla Chambre d’ Accusation e tutto il “seguito” di quegli anni.
Riprendemmo assieme la matassa costituendo il Collettivo Comunista “Rosa Luxemburg” e lavorando nel Centro Sociale Anita per la dismissione del Manicomio.
Là, con i contatti LSU che furono assunti nell’ ASL Ce 2, costituimmo la prima presenza RdB (poi USB) nella Sanità e continuammo il lavoro con gli LSU nei comuni limitrofi. Parallelamente il percorso del Collettivo si intreccio’ con il Forum dei comunisti fino ai primi nuclei della Rete dei Comunisti.
Cortei, picchetti, scontri verbali e non, litigate dialettiche, convegni e incontri e tu c’eri sempre.
Poi gli anni della malattia ti hanno fatto mollare e oggi anche il tuo corpo ti ha lasciato, ma resterai nei cuori e in quel pezzetto di corpo militante che esiste nei nostri territori grazie al tuo impegno oscuro e importante.
Che la nostra terra ti sia lieve, vino asprinio e percoca ti aspetteranno sempre.
Hasta siempre Sebastiano!
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Pasquale
Quando muore un Comunista vero tutto il mondo si impoverisce.