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Salerno. Aggressione al Csa Jan Assen

Esprimiamo piena solidarietà ai compagni del CSA Jan Assen – spazio di politica, cultura, contro informazione e socialità attivo a Salerno da ventinove anni – che pochi giorni fa ha subito l’ennesima aggressione. Ignoti si sono introdotti nel centro lasciando sulle pareti scritte di diversa natura, tra cui una inneggiante alla guerra, rubando quello che c’era in cassa e altri oggetti. Lo scarso valore della refurtiva è proporzionale alla bassezza del gesto di introdursi in uno spazio sociale e portarne via gli strumenti.

Un gesto vile, come purtroppo se ne sono verificati diversi negli anni, ai danni di uno spazio sociale di lotta tra gli ultimi che ancora resistono in una città dove si fa di tutto per reprimere e zittire il dissenso.

Ribadiamo la nostra solidarietà ai compagni e pubblichiamo di seguito il loro comunicato sui fatti accaduti:

Comunicato stampa del Centro Sociale Jan Assen

I ”soliti ignoti”, presumibilmente nella giornata del 26-03-202, data apposta nella scritta sulla parete interna del Centro Sociale “26-03-2022 UA-RU/ WAR”, si sono introdotti nel nostro Centro Sociale ed impunemente hanno, con bombolette spray, dato sfogo sulle pareti alla loro squallida “creatività” non con svastiche ma con scritte:

  • “26-03-2022 UA-RU/ WAR,(Ukrainian Army WAR ) facilmente riconducibile al conflitto russo-ucraino ed in particolar modo alle formazioni neonaziste ucraine;
  • papera è gay;
  • qui sono stato io;
  • un graffito strano.

Diversamente dagli altri raids vandalici avvenuti in questi 29 anni, non abbiamo registrato alcun danno materiale alle infrastrutture tanto meno segni di forzature agli ingressi (porte/finestre).

Lo “strano bottino” dei “soliti ignoti” è costituito da:

  • 110 euro (il 40% in monetine) in una cassettina;
  • un microfono senza filo di una cassa per le iniziative pubbliche;
  • tre dischi rigidi, tranquillamente aperti con cacciaviti;
  • il computer portatile, valore di 10 euro, ma funzionale per le nostre trasmissioni radio.

Appare chiaro che il significato simbolico ed il messaggio di tale raid, specie con il furto del computer e con la scritta di rivendicazione, riconducibile all’attuale conflitto militare russo-ucraino e formazioni neonaziste ucraine, è strettamente legato alle nostre posizioni contro la NATO e contro la fornitura di armi all’esercito ucraino del Governo Draghi.

Il furto del Computer, usato prettamente per i programmi e le trasmissioni in diretta di RadioAsilo dal Centro Sociale, rappresenta un chiaro attacco alla Libertà d’informazione, di pensiero di tutte/i coloro che non si riconoscono e non si attengono alla propaganda mediatica di guerra ed alle scelte politiche del Governo Draghi di sostegno economico-militare all’esercito ucraino.

Siamo sempre stati e saremo sempre contro ogni guerra perché:

  • producono distruzioni nelle quali le principali vittime sono rappresentate dalla popolazione civile ed inerme;
  • le guerre hanno provocato e provocano tutt’ora danni,lutti e miserie non solo in Ucraina ma, nei territori palestinesi, curdi, nello Yemen, in Siria Afghanistan ecc…;
  • hanno provocato in questi decenni, decine di milioni di profughi.

Siamo totalmente contrari alla corsa frenetica al riarmo, come il 2% del nostro PIL da destinare alle armi ed a finanziare la NATO, perché lo pagheranno i disoccupati, pensionati lavoratori, le donne i precari e perchè, mentre per la corsa al riarmo, per inviare armi all’esercito ucraino in poche ore si sono trovati i soldi, al contrario per la sanità per il lavoro per la difesa ambientale solo chiacchiere e bla bla bla.

Siamo e saremo sempre per Libertà d’informazione cosi come per la difesa delle agibilità politiche e culturali, per le libertà di pensiero, siamo contrari a finanziare le guerre e per liberare l’Italia dal pericolo e l’incubo del nucleare sia civile che militare .

Fuori l’Italia dalla NATO – Fuori la NATO dall’Italia

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