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Napoli. Centinaia di laureati al concorso da netturbino

Oggi hanno avuto inizio le prove scritte del concorso dell’Asia, la municipalizzata che nel comune di Napoli si occupa della raccolta dei rifiuti urbani. Le prove si ripeteranno in 12 date fino al 30 settembre, per la partecipazione di oltre 26mila candidati.

L’Asia soffre da sempre di una gravissima carenza di uomini e mezzi che rendono il servizio di pulizia urbana a Napoli estremamente carente, dando vita anche a tutta una serie di stereotipi sulla sporcizia della città. Inoltre, l’età media del personale è molto molto alta.

Pertanto, i posti a disposizione in questo concorso, solo 500, sono ampiamente insufficienti e a malapena copriranno i vuoti creati dai tanti pensionamenti dei prossimi anni posti e consentiranno solo al 2% di coloro che hanno fatto domanda di entrare al lavoro, una percentuale bassissima.

Un altro dato interessante, e pesante per ciò che rappresenta, è quello che riguarda il titolo di studio dei partecipanti. Il concorso è accessibile per chi ha anche solo la licenza media, ma si sono iscritti anche diplomati e laureati. E non in pochi: oltre 1200 hanno la laurea mentre sono oltre 10 mila i diplomati.

Anche l’alto tasso di ultra cinquantenni (oltre il 10%) è indice della gravità della situazione di disoccupazione e precarietà che non riguarda solo i giovani. Aggiungiamo inoltre che 200 dei 500 posti sono riservati a contratti di apprendistato, rivolto esclusivamente a giovani dai 18 ai 29 anni.

Se in una società migliore è lecito aspettarsi che anche i laureati si dedichino ad attività manuali, quali la pulizia delle città, è chiaro che nel nostro caso si tratta di una guerra fra poveri: i laureati e diplomati, che sono parte di una generazione in crisi di prospettive, anche rispetto al titolo di studi conseguito e alle relative spese, si troveranno ad essere avvantaggiati rispetto a chi ha solo la licenza media ed ha, quindi, meno alternative lavorative rispetto a questo genere di concorsi.

Nei prossimi mesi, anche il comune di Napoli si appresta ad avviare un concorso per ricoprire circa 1400 figure professionali sia per il comune che per la città metropolitana. E anche qui il rapporto partecipanti /posti rasenta l’1 a 50.

Dato che tali percentuali si ripetono ogni volta, a fronte di un organico della pubblica amministrazione che è veramente ridotto all’osso, al sud molto più che al nord, al contrario degli stereotipi messi in giro anche su questo tema, è chiaro che è necessario smettere di considerare questi concorsi come un regalo che varie istituzioni ci propinano col contagocce e considerarne i vincitori come dei privilegiati, assunti “addirittura” a tempo indeterminato per creare serbatoi elettorali, concetto, quest’ultimo, che il sistema mediatico veicola in maniera nemmeno tanto sotterranea.

Tutte queste favole sono fumo negli occhi in una città precarizzata fino all’osso, dove il contratto a tempo pieno ed indeterminato è un miraggio per centinaia di migliaia di persone non solo giovani, ma di tutte le generazioni, a partire dai bambini dei quartieri più poveri che abbandonano la scuola già alle elementari, alle persone di età quasi pensionabile. Disoccupazione, lavoro poverissimo che sia “in regola”, a nero o informale e il più delle volte sottopagato e massacrante (vedi i settori dell’ospitalità e l’edilizia).

A proposito di coloro i quali che per questo dell’ ASIA o per i prossimi concorsi faranno domanda per posti per i quali sono iperqualificati, già ce li sentiamo, gli stessi corvi che gracchiano contro i fannulloni del reddito di cittadinanza, criticarli per volersi affidare al “tradizionale posto fisso al comune” invece di “volersi mettere in gioco” ed essendo disposti “alla gavetta” pur di arrivare un giorno ad ottenere un lavoro che rispecchi il loro titolo di studio.

BASTA PRECARIETA’! BASTA CONSIDERARE LE ASSUNZIONI COME UN PRIVILEGIO! VOGLIAMO LAVORO STABILE PER UN’INTERA GENERAZIONE!

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