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La regione Campania, l’ente Idrico e il Distretto Napoli Nord fanno il funerale all’acqua pubblica

Giovedì 28 marzo sarà proclamato il verdetto che condannerà il servizio idrico integrato del distretto Napoli Nord, a una gestione privata! Forse mista ma, come più volte denunciato, la componente pubblica sarebbe totalmente asservita a quella privata.

A dicembre abbiamo strappato una proroga e scritto al:

– sindaco di città metropolitana Manfredi, chiedendo di mettere in pratica quanto sancito dallo statuto  cioè di “realizzare il Governo dell’acqua, risorsa pubblica, su scala metropolitana” ma nessuna risposta è mai pervenuta;

– al coordinatore del distretto Napoli Nord, Luigi Sarnataro, affinché venisse istituito un tavolo tecnico permanente per la istituzione della spa pubblica come   deliberato ad agosto 2022, ma mai si è lavorato in questa direzione;

– al Presidente della Commissione Infrastrutture del Comune di Napoli, Nino Simeone per valutare ipotesi di estensione di Abc, Acqua Bene Comune  azienda Speciale.

Denunciamo la totale mancanza di volontà politica dell’ente idrico e della Regione Campania a tutelare la gestione pubblica del servizio idrico dei 31 comuni. La Regione Campania e  Governo Meloni hanno fatto scacco con l’Area Nord di Napoli con un vero e proprio ricatto  nei confronti del distretto. 

Denunciamo la mancanza di presa di posizione della maggioranza dei consiglieri del distretto. 

Giovedì 28 marzo faremo  sentire la nostra presenza per sancire la morte della democrazia e dell’acqua pubblica.  

Lo faremo con la consapevolezza di non avallare  a quello che è  tutti gli effetti gravissimo torto a questi territori e alle future generazioni.

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