Il riaccendersi dello scontro in Medio Oriente, con l’incrudirsi dell’aggressione israeliana a Gaza, nella West Bank, in Libano e in Siria ha – di nuovo – fatto emergere i solidi legami tra il mondo accademico e della ricerca universitaria con le lobby politico/militari che afferiscono all’articolato “sistema bellico” del nostro paese.
Da anni denunciamo il trentennale progetto di messa a profitto del sapere universitario agli interessi privati, e la strumentalità dell’università all’interno dell’industria bellica in particolare.
Le Università stanno progressivamente perdendo la loro “missione originale” di produzione di conoscenza e cultura trasformandosi, nel corso del tempo, attraverso una logica privatistica ed aziendalistica, in centri di potere, di affari e di servizio alle esigenze del capitale. In tale contesto gli atenei italiani svolgono un ruolo strategico per l’apparato militare-industriale dell’UE, nella più ampia cornice dell’alleanza Euro Atlantica.
Una dannosa dinamica materiale che la guerra in Ucraina, le vicende Medio/Orientali e le tante “guerre dimenticate e/o a bassa intensità” in corso in Africa, Asia e America Latina stanno accelerando, trasformando gli Atenei e tutti i luoghi di ricerca tecnico/scientifica.
La ricerca universitaria infatti è sempre più messa al servizio dei settori strategici per il mercato, tra cui quello dell’industria militare, con fondi stanziati direttamente da colossi del settore, e con rinnovati patti di committenza e di collaborazione. Strutture e fondi pubblici vengono impiegati per l’elaborazione di droni e armi di alta tecnologia, mentre gli spazi di agibilità politica sono sempre più limitati e viene repressa ogni forma di dissenso.
La differenza nella reazione e nello sdegno del mondo culturale e accademico occidentale, complice nei confronti del genocidio israeliano in Palestina, rispetto a quanto si è visto con la condanna della Russia in seguito all’escalation militare in Ucraina del Febbraio 2022, dimostra un doppio standard morale funzionale agli interessi del blocco euroatlantico.
E’ necessario svincolare il sapere universitario dai profitti dei privati; è necessario rompere la complicità degli atenei con il genocidio in Palestina, ed il coinvolgimento della formazione e della ricerca all’interno delle guerre imperialiste, partendo dalla rescissione di tutti gli accordi che legano l’università alla filiera della guerra, alle università Israeliane, e alle aziende implicate con il progetto sionista di apartheid israeliano e con il genocidio in Palestina.
UNISA E L’INDUSTRIA MILITARE.
L’Università degli Studi di Salerno è direttamente compromessa con l’industria militare, tramite progetti di ricerca, convenzioni quadro curriculari con aziende del settore bellico, con la NATO, e con finanziamenti pubblici per la ricerca investiti nei settori dell’aerospazio, difesa, e tecnologia bellica; con Israele vi è un accordo di cooperazione internazionale, oltre che rapporti collaterali tramite accordi con aziende; vi sono inoltre cariche “esterne” direttamente collegate al settore bellico, ricoperte da figure istituzionali interne all’Università.
– Progetti di ricerca attivi (stipulati entro il 2023):
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“Ultralight wearable solar cells as a portable electricity source (escape)”, Science for Peace and Security (SPS) – Programme NATO Emerging security challenges division. PROJECT SPS G5936. Dipartimento di Fisica. Progetto finanziato dalla NATO per il programma “scienza per la pace e la sicurezza”, per un importo di 87.846,00 euro. Attivo dal 2022 al 2025. “Il Programma SPS contribuisce agli sforzi della NATO volti a garantire stabilità e sviluppare capacità nei paesi partner. Le attività SPS sono guidate da priorità legate alla sicurezza quali la lotta al terrorismo, la difesa informatica, le tecnologie avanzate, la sicurezza energetica e ambientale e le minacce poste da rischi chimici, biologici, radiologici, nucleari ed esplosivi.”
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“Graphene flagship core progect 3” – Graphenecore3” (GA 881603). Dipartimento di ingegneria dell’informazione ed elettrica e matematica applicata. Progetto finanziato dalla Commissione Europea, per un importo di 205.000,00 euro. “Il progetto GrapheneCore3 si propone di assicurare all’UE un ruolo di primo piano nella rivoluzione tecnologica in corso, contribuendo a portare l’innovazione del grafene oltre al laboratorio e all’interno di applicazioni commerciali entro il 2023”. Raccoglie più di 160 partner accademici e industriali da 23 paesi, tra i quali Israele.
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“Neumann – Novel energy and propulsion systems for air dominance”. Dipartimento di ingegneria industriale. Finanziatore: Commissione Europea, per un importo di 480.000,00 euro. Attivo dal 2022 al 2027. Per “air dominance” si intende il settore dei sistemi di guerra aerea (caccia, droni..).
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“Sviluppo di substrati di campionamento nanostrutturati per la stabilizzazione conservativa di fluidi biologici”; “Selezione, sviluppo e analisi delle sequenze peptidiche biostimolanti e disegno sperimentale: valutazione della citotossicità delle sequenze peptidiche selezionate”. Entrambi del dipartimento di Farmacia. Finanziatore: MedItech Comptence centre 4 innovation, per un importo rispettivamente di 13.500,00 euro, e 3.000,00 euro. MedITech è un consorzio con attività esterna, con 8 consorziati ordinari e 22 imprese, tra le quali imprese del settore dell’aerospazio (Atitech, Avio Aereo, Magroup), ed ENI.
Di molti altri degli accordi di ricerca visibili sul sito dell’università – sostenuti da ingenti finanziamenti – è difficile comprendere la natura, in quanto non sempre sono specificati scopi e finalità dei progetti, spesso indicati solo tramite codici, e che tendenzialmente riguardano ambiti di applicazioni tecnologiche civili, ma facilmente convertibili per un uso militare (dual-use).
– Convenzioni quadro curriculari. Tra le aziende convenzionate con l’università:
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LEONARDO SPA. Aerospazio, difesa e sicurezza. Protocollo n 192568. Repertorio N 516/2023. Convenzione valida dal 21 Giugno 2023 al 20 Giugno 2026.
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GE Avio S.r.l. (Avio aereo). Progettazione, produzione e manutenzione di componenti e sistemi per l’aeronautica civile e militare. Protocollo n 308453, repertorio n 689/2023. Convenzione valida dal 17 Ottobre 2023 al 16 Ottobre 2026.
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Techno System Developments s.r.l (tra i suoi partner: Leonardo). Pozzuoli. Apparecchiature elettroniche di bordo e di terra ad alte prestazioni per applicazioni spaziali. Protocollo n. 339305, repertorio n 1512 / 2022. Convenzione valida dal 14 Novembre 2022 al 13 Novembre 2025.
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Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. Protocollo n. 323110, repertorio n 752 / 2022. Convenzione valida dal 2 Novembre 2023 al 1 Novembre 2026. (Rete Ferroviaria Italiana è tra i partecipanti al Forum Italia-Israele a marzo 2023 in occasione della visita in Italia di Netanyahu).
– Strutture di intermediazione – consorzi e associazioni:
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DAC SCARL – Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania S.C.aR.L. (Voce: partecipazioni societarie). Tra le partnership del DAC SCARL: Leonardo S.P.A., Avio Aereo, Telespazio..; tra i membri del CDA: dott. Mitola, Responsabile della ricerca agevolata di TELESPAZIO S.p.A., ing. Rosini, Direttore Operations/Divisione Velivoli, LEONARDO S.p.A.
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MediTech – Mediterranean Competence Centre 4 Innovation. Unisa è tra i proponenti del Centro di competenza ad alta specializzazione Campania/Puglia MediTech, previsto dal piano industria 4.0 del 19 Marzo 2019 da consorziati ordinari, pubblici e privati, di cui: 8 università (Federico II, Politecnico Bari, Università Bari, Campania Luigi Vanvitelli, Salento, Sannio, Napoli Parthenope), e diverse aziende (tra cui Atitech, Avio Aereo, Magroup, ENI). Unisa partecipa alle attività del centro con docenti e ricercatori dei dipartimenti: Ingegneria civile, Ingegneria dell’Informazione ed Elettrica e Matematica Applicata (DIEM), ingegneria industriale, informatica, scienze aziendali-management e innovation system. MediTech si configura come un centro di servizi, che svolge attività di orientamento, formazione alle imprese, e attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Principali settori di intervento: Automotive, Aerospazio, Ferroviario, Civile, Agroalimentare, Pharma-health, Energia, Navale, ICT e Services.
– “Job in campus”, tirocini, opportunità di lavoro:
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NATO internship Programme, Tirocini 2024. per studenti e laureati. (possibilità di svolgere percorsi di formazione e lavoro presso la sede di Buxelles, o presso altre sedi, anche in Italia in diverse divisioni dell’organizzazione per occuparsi di attività quali l’assistenza nella redazione e preparazione dei documenti ufficiali, la ricerca, l’analisi dei media, servizi di supporto tecnico e amministrativo, e altro).
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Eni Award 2019 – Premio Giovane Ricercatore dell’anno.
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Comitato Lonardo – Premi di Laurea XXI Edizione (2018).
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Master Leadership and digital transfotmation. “Rivolto a Dirigenti pubblici, Manager e Quadri, Ufficiali Dirigenti delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, brillanti laureati che ambiscono ad acquisire competenze altamente specialistiche nella gestione delle organizzazioni complesse”. Percorso formativo che annovera “illustri referenti della Difesa” e delle aziende più innovative del Paese (Leonardo, Enel, Elettronica, Terna, MBDA, Presidenza del Consiglio dei Ministri, INPS, ENAV). Sviluppo di competenze strategiche per “l’attuale contesto competitivo” (Metodologia Lean e Agile, Cybersecurity, Data Science, Data Governance e Data Strategy, principi di funzionamento delle più diffuse tecnologie digitali..); Formazione esperienziale sotto la guida dei formatori di Aeronautica Militare, Esercito Italiano, Marina Militare e Arma dei Carabinieri, svolta presso le più prestigiose sedi della Difesa.
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Placement – UniCredit Graduate Program – Client Solutions, sponsorizzato programma della durata di 12 mesi che offre percorso di onboarding nella piattaforma di prodotti e servizi di eccellenza per iniziare una carriera internazionale in UniCredit. 2023. Unicredit figura tra le banche italiane che finanziano le attività nelle colonie israeliane.
– Cooperazione internazionale:
Vi è un accordo di cooperazione internazionale del dipartimento Fisica con l’università Bar Ilan di Israele. Cooperazione scientifica nel campo “Non-equilibrium physics and Superconductivity”, programmi di mobilità. Stipulato il 30/05/2016, in scadenza il 21/12/2026. Coordinatrice: R. Citro. L’accordo è attualmente oscurato sul sito dell’università, non figurando più tra gli accordi neppure “terminati”; sulla pagina della docente coordinatrice figura come terminato nel 2020, ma fino ad Ottobre 2023 risultava attivo, consultabile, ed in scadenza nel 2026.
Le istituzioni culturali ed accademiche israeliane sono uno strumento centrale all’interno della struttura ideologica ed istituzionale del regime di oppressione, colonialismo e apartheid di Israele contro il popolo Palestinese. L’accademia israeliana è fortemente implicata con l’apparato politico-militare israeliano, e quindi con la negazione di diritti fondamentali ai Palestinesi, a partire da quello all’istruzione. L’università di Bar Ilan in particolare, per fare qualche esempio, sviluppa algoritmi per veicoli a guida autonoma per l’utilizzo militare, offre programmi di assistenza speciale agli studenti che hanno prestato servizio militare, e si dirama nell’Ariel Judea and Samaria University College, situato nei territori palestinesi occupati.
– Bando MAECI:
Nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione Industriale, Scientifica e Tecnologica Italia-Israele (stipulato da circa 20 anni), la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), e il Ministero dell’Innovazione, Scienza e Tecnologia (MOST) Israeliano, selezioneranno entro il 10 Aprile 2024 i progetti di ricerca da finanziare, sull’ambito delle tecnologie del suolo, idriche, e di ottica di precisione, elettronica e tecnologie quantistiche (di cui è chiaro il dual-use, civile e militare).
Nell’ambito del “Programma di tirocini MAECI-MUR-Università Italiane”, al quale UNISA aderisce, all’interno del bando di selezione per 313 tirocini curriculari presso le Rappresentanze diplomatiche, gli Uffici consolari e gli Istituti Italiani di Cultura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, tra le Sedi coinvolte vi è l’Ambasciata Italiana di Tel Aviv Israele.
– Fondazione Med-Or:
Il rettore Vincenzo Loia è membro del comitato scientifico della fondazione Med-Or, una fondazione organica alla Leonardo S.p.a. (di cui è Presidente Marco Minniti, ex ministro dell’interno, tra le altre cose autore dei decreti “Minniti” e “Minniti Orlando”, pietre milari della repressione del conflitto sociale in Italia, e delle più criminali politiche razziste sull’immigrazione), che nasce con l’obiettivo di rafforzare i legami dell’Italia con il “Mediterraneo allargato” – Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”) – e di “unire competenze e capacità dell’industria con il mondo accademico per lo sviluppo del partenariato geo-economico e socio-culturale”.
La fondazione ha un ruolo non solo scientifico-tecnologico di collaborazione tra industria militare e università, ma rappresenta un esperimento di “giustificazione ideologica” della guerra.
Nel 2021 Marco Minniti, in qualità di presidente della fondazione ha inaugurato l’anno accademico di UNISA.
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Consiglio d’amministrazione UNISA:
Uno dei due membri esterni del CDA dell’Università (organo decisionale, centrale nella gestione economico-finanziaria dell’ateneo) è la Dott.ssa Luisa Riccardi, attualmente Vice Segretario Generale della Difesa. Ha ricoperto/ricopre diversi incarichi internazionali, tra cui: Rappresentante italiano permanente nel board dei Direttori del programma NATO DIANA (Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic), l’ “acceleratore” dell’innovazione, con cui si promuove la ricerca scientifico-tecnologica di centri accademici, start up e imprese sulle tecnologie emergenti identificate dalla NATO come prioritarie (sistemi aerospaziali, intelligenza artificiale..); Rappresentante nazionale nel Board dei Direttori della Ricerca dell’European Defence Agency (EDA); Rappresentante nazionale nel Board dello Science and Technology Organization (STO) della NATO; Referente Nazionale per il Ministero della Difesa nell’ambito del progetto Italia-Usa “Wounded Warrior”. A livello nazionale, è membro dei CDA – oltre che di UNISA e dell’Università degli Studi di Bari – dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), e dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).
In aggiornamento…
Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano la forte compromissione anche dell’Università degli Studi di Salerno, come il resto degli atenei d’Italia, oltre che direttamente con Israele (dalle prese di posizione, alle partnership con le università israeliane che promuovono gli studenti arruolate negli eserciti, agli accordi con aziende implicate con Israele), con numerosissime aziende dell’industria bellica.
Che il Rettore di un ateneo sia membro del comitato tecnico di una fondazione legata ad uno dei più grandi colossi italiani dell’industria bellica, o che il Vice Segretario Generale della Difesa sia uno dei membri esterni del CDA dell’Università, dimostra la direzione presa da questo modello di formazione.
è necessaria, da parte di chi occupare un ruolo istituzionale, rappresentativo e decisionale all’interno dell’Università, la dimissione da cariche esterne legate all’industria bellica.
è necessario costruire una formazione svincolata dai profitti dei privati, e ancor di più dalla filiera della morte, perchè la conoscenza e la formazione e le menti degli studenti e delle studentesse non devono essere strumenti per la guerra.
è necessaria un’ istruzione libera dalla propaganda guerrafondaia, messa in atto dall’università tramite premi, convegni, e seminari con esponenti diretti della NATO, delle Forze armate e dell’industria bellica, oltre che le operazioni di revisionismo storico funzionali alla tenuta ideologica dell’imperialismo occidentale all’interno degli insegnamenti stessi.
è necessario rompere la complicità delle Università con l’Apartheid israeliana in Palestina, boicottando ogni tipo di accordo e legame con il progetto sionista di Israele, e continuando a lottare di fianco alla resistenza del popolo palestinese.
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Giuseppe Vitiello
non in mio nome.