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Da Est a Ovest. Napoli in movimento

Fine settimana intenso per molti attivisti napoletani. Da una parte all’altra del territorio. Si inizia di sabato pomeriggio a ovest con la manifestazione indetta a Pozzuoli dal Comitato Emergenza Campi Flegrei.

Il tema è quello dei danni causati dal bradisismo e relativa cattiva gestione dell’emergenza. Infatti, vi sono circa 1500 famiglie, le cui case risultano lesionate dalle varie scosse bradisistiche succedutesi nelle ultime settimane, che entro lunedì 15 luglio dovranno lasciare le camere d’albergo in cui sono stati allocate.

Così vuole il ministro Musumeci che perentorio ha affermato che gli sfollati dovranno cercarsi un posto in affitto. D’altronde da ministro della protezione civile, non ha fatto altro che colpevolizzare gli abitanti della zona flegrea.

Una volta perché incoscienti ad andare ad abitare in una zona sismica, un’altra perché abusivisti (in realtà a Pozzuoli da 40 anni, ovvero in seguito al biennio 1982\84 di forti scosse, vigono regolamenti che rendono quasi impossibile gli abusivismi edilizi).

Insomma, secondo il ministro è colpa dei cittadini e che non si lamentino quindi troppo. E invece c’è ancora chi si lamenta. E protesta.

Tra le centinaia di persone che compongono il breve corteo che si dipana da via Napoli a Piazza della repubblica la maggioranza è costituita proprio da coloro che a breve si troveranno in strada. Gli affitti, infatti, complice la stagione estiva, non si sono per nulla abbassati.

Anzi. Il governo di toccare la proprietà privata, in gran parte parassitaria, e requisire alberghi o case sfitte non ci pensa proprio. Che si arrangino. Gli interventi in piazza ricordano a tutti il forte classismo che orienta certe scelte governative.

Chi dispone di mezzi e redditi alti non ha problemi a trovare una nuova abitazione, ma chi non ha le stesse risorse si trova invece in fortissima difficoltà a cercare un’abitazione ai prezzi di mercato attuali. Mai stati così cari causa turistificazione.

Al microfono interviene anche il deputato dei 5 stelle Antonio Caso, originario proprio di Pozzuoli, che ricorda i reiterati inviti fatti ai ministri Musumeci e Sangiuliano (di Napoli) di dare una soluzione a questa vertenza. Ma i segnali di feedback, a suo dire, sono stati minimi e incoerenti.

Interviene anche Eduardo Sorge, attivista di Bagnoli che invita i manifestanti a partecipare anche al corteo di lunedì mattina, quando giungerà la Premier Meloni per i piani di riqualificazione dell’ex Italsider. Cosa di meglio di un primo ministro in zona flegrea, a Bagnoli, per portare le proprie istanze?

Da segnalare anche l’intervento di Mimmo Cordone della Casa del Popolo “Raffaele Perna” di San Giovanni, che porta la solidarietà degli attivisti di Napoli Est, anche loro impegnati in battaglie in difesa del proprio territorio ferito da anni di inquinamento ambientale.

E infatti domenica mattina l’appuntamento è a San Giovanni a Teduccio sulla passeggiata a mare tra la spiaggia dei 2 palazzi e Pietrarsa. Qui il Comune ha deciso per la balneabilità del mare ma i cittadini lamentano che tali decisioni sono state prese con troppa fretta in quanto, secondo i protocolli di sicurezza ambientale, ci vorrebbero almeno altri 2 anni di rilevamenti per stabilire la non nocività delle acque.

Mare dove per decenni sono stati scaricati i peggio residui di natura industriale e che hanno reso maleodorante la spiaggia. Ora il rigassificatore non c’è più ma anche le bonifiche non sembrano che abbiano funzionato granché. In acqua si continuano a versare liquami di dubbia provenienza e la spiaggia continua a puzzare.

Eppure, la spiaggia è piena di bagnanti, di famiglie con bambini e pare proprio un azzardo opportunista quello del comune di Napoli di concedere la balneabilità.

La fretta con cui sono state redatte certe delibere appaiono più come un modo di chiudere definitivamente la questione della bonifica dell’area, che tanti grattacapi ha creato alle istituzioni nel fronteggiare in questi anni la rabbia dei cittadini di San Giovanni. Una pietra sopra e amen.

Viene così alzato sulle inferriate del Museo di Pietrarsa, di fronte alla spiaggia, uno striscione e viene fatto un volantinaggio tra i bagnanti. Protagonisti gli attivisti del Comitato Civico di San Giovanni e di Mare Libero.

Un week end niente male insomma. La calura estiva rallenta ma non ferma le vertenze sociali che in un’area come quella napoletana non mancano mai. D’altronde il classismo aggressivo delle istituzioni non va mai in vacanza. Ma segnali di lotta di classe si continuano a percepire. Per quanto flebili.

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