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Il bradisismo dei Campi Flegrei. Una lettera degli sfollati di Pozzuoli

Il sollevamento e l’abbassamento del suolo dei Campi Flegrei (CF) è un fenomeno geologico che periodicamente compare. Esso è dovuto alla natura vulcanica del territorio per cui il magma e i gas presenti nel sottosuolo a svariati chilometri di profondità, provocano l’innalzamento e l’abbassamento della crosta terreste correlato a terremoti di una certa intensità di magnitudo e tal volta, ma molto raramente, a vere e proprio processi eruttivi come è avvenuto nel 1538 con la formazione di Monte Nuovo.

Il fenomeno del bradisismo interessa diversi comuni: Pozzuoli, Bacoli, Quarto e alcuni quartieri intensamente abitati a ovest di Napoli. In tutta questa zona che include il punto più critico rappresentato dal vulcano semi attivo della Solfatara, vi risiedono 500 mila persone.

Negli ultimi 50 anni il fenomeno nella sua massima espressione è stato registrato tra il 1970 e 1972. In questo caso le autorità di allora procedettero allo sfollamento di alcune migliaia di persone del Rione Terra (epicentro massimo del sollevamento ma anche obiettivo ambito della speculazione immobiliare) e del centro storico di Pozzuoli che furono alloggiate col tempo nell’allora nuovo Rione Toiano.

Più recentemente, tra il 1982 e 1984, si evidenziò un nuovo sollevamento del suolo con relative scosse telluriche che costrinsero di nuovo le autorità a spostare masse di abitanti in un nuovo enorme insediamento abitativo popolare, Monterusciello, ai confini nord del comune puteolano con il comune di Quarto.

Sia il Rione Toiano e sia quello di Monterusciello, si sono rivelati nel tempo soluzioni precarie e disagiate, centri dormitorio per miglia di famiglie dove soprattutto i giovani e gli anziani sono poco tutelati da adeguate infrastrutture e servizi (trasporti, strutture educative e sanitarie, centri di aggregazione sociali, sportivi e culturali) come è nella maggior parte delle periferie dei quartieri popolari delle città italiane specie nel sud.

A partire dal 1985 il fenomeno si è invertito in abbassamento lento della crosta fino al 2005, quando l’area dei Campi Flegrei ha ripreso a sollevarsi fino alla nuova crisi bradisismica iniziata nel 2022 – ‘23 tutt’ora in corso. Lungo tutto quest’arco di tempo sono state numerose le scosse telluriche dovute alla frattura delle rocce e alla riattivazione delle faglie sottostanti.

Il massimo di magnitudo si è avuto il 20 maggio scorso con un terremoto di grado 4.4. Questa in particolare, più delle precedenti scosse che oscillavano intorno ai 3 gradi, ha causato un diffusissimo spavento tra la popolazione oltre che notevoli danni materiali alle abitazioni, alcune delle quali sono state sgomberate. Attualmente siamo intorno ai 1500 sfollati.

Come stanno reagendo il governo nazionale e le amministrazioni locali di fronte alla esigenza di sicurezza delle popolazioni dei CF è tutt’altro che rassicurante.

Nonostante le precedenti esperienze che hanno evidenziato gravi lacune da parte dei governi e amministrazioni, politicamente informate prevalentemente alla logica della tutela di alcuni interessi afferenti alle classi proprietarie e padronali, l’attuale compagine politica ai vertici dello Stato e delle istituzioni locali si presenta ancora una volta irresponsabilmente impreparata ad affrontare questa crisi da tutti i punti di vita.

I piani di emergenza di primo intervento, i luoghi di raccolta e di evacuazione delle persone nella pratica si sono rivelati più che inefficaci e questo lo si è visto alla prima scossa pesante che ha mandato in strada decine di migliaia di persone che si sono dovuti arrangiare in sparute tendopoli improvvisate, prive di lettini, incapaci di accogliere la popolazione impaurita.

Mancanza di vie di fuga perché negli anni non si è provveduto a crearne infrastrutture a sufficienza. Un sistema di protezione civile rilevatosi assolutamente non all’altezza lungo tutta la filiera organizzativa a partire da ministero fino ai comuni passando per la Regione.

Il ministro della protezione civile Musumeci che di fronte alla situazione così delicata risponde alle richieste di aiuti concreti affermando che lo Stato non è obbligato a dare aiuto perché infondo la responsabilità appartiene a chi ha deciso di abitare in quei luoghi notoriamente a rischio. Due decreti leggi nel frattempo sono stai partoriti dall’autunno 2023.

Il secondo CAMPI FLEGREI 2024 si affianca al DECRETO BRADISISMO 140/2023. Ma entrambi questi decreti si limitano a stanziare poche risorse economiche, in pratica manciate di milioni di euro, per le ristrutturazione di edifici pubblici, infrastrutture. Ancora meno viene stanziato per la ristrutturazione degli edifici privati da controllare e riparare con una logica antisismica, cosa mai fatta in passato.

Oltre il decreto, il governo annuncia a breve la nomina di un Commissario ad hoc che dovrà gestire il bradisismo nei prossimi 3 anni, suscitando malumori sia nell’opinione pubblica date le esperienze passate e i risultati che hanno portato, e sia tra gli amministratori locali che dovranno dipendere da questi.

Dal punto di vista della mobilitazione popolare la cosa non è semplice, poiché le contraddizioni sono diverse e vanno ben gestite per evitare che confliggano: questione dell’economia (turismo, piccola industri, commercio, servizi, etc), il lavoro e soprattutto le abitazioni da preservare.

Sono vari tentativi di organizzazione popolari dal basso. Alcuni di questi comitati cercano di interloquire con le istituzioni e la politica dei territori chiedendo il miglioramento dei provvedimenti che sono chiaramente scarsi, mentre altri embrioni di comitati cercano di spingere all’organizzazione degli abitanti in unico movimento per imbastire una lotta più decisa e con una piattaforma rivendicativa che va al di là della miseria che offre il governo.

Piano piano si stanno moltiplicando presidi di lotta e di denuncia, momenti di confronto pubblico mentre questo sabato 13 luglio a Pozzuoli ci sarà una prima manifestazione cittadina. Tra le richieste che da più parti arrivano c’è quella di molte più risorse per soccorrere gli sfollati per sistemazioni più dignitose, visto che si spendono tanti soldi per le armi e per le grandi opere inutili proprio in questa fase.

Proprio in questo momento alcuni tra i tanti sfollati che sono stati sistemati provvisoriamente in alberghi al di fuori della zona gialla, hanno scritto una lettera alle autorità a tutti i livelli istituzionali e politici, per denunciare la condizione che stanno vivendo e soprattutto il fatto che i soldi stanziati per le loro sistemazioni finiranno il 15 luglio e non sapranno dove sbattere.

 


 

La lettera alle autorità.

 

C. a Presidente della Repubblica Italiana

Sergio Mattarella

 

Presidente del Consiglio dei Ministri

Giorgia Meloni

 

Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare

Nello Musumeci

 

Presidente della Regione Campania

Vincenzo De Luca

 

Prefetto di Napoli

Michele di Bari

 

Sindaco di Pozzuoli

Gigi Manzoni

 

Sindaco della Città Metropolitana di Napoli

Gaetano Manfredi

 

 

Oggetto: Sistemazione Alberghiera Sisma Pozzuoli 20/05/2024

 

Illustrissimi,

Siamo alcune delle famiglie sfollate dopo il sisma dello scorso 20 Maggio, residenti nel comune di Pozzuoli. Vi scriviamo per porre alla Vostra attenzione una realtà che, a nostro avviso, come istituzioni non potete non tener conto. Noi siamo tra le FAMIGLIE FORTUNATE che sono riuscite a essere collocate nelle strutture alberghiere fino al prossimo 15 Luglio e Famiglie MENO FORTUNATE che ancora non hanno un tetto. Nei giorni scorsi abbiamo preso atto dell’emanazione di un apposito decreto che tra i vari punti impegna tutta la filiera istituzionale a sostenere le famiglie attualmente sfollate con un contributo economico per l’autonoma sistemazione. Siamo consapevoli dello sforzo economico cui si sta facendo fronte, ma allo stesso tempo vorremmo porre alla vostra attenzione la contraddizione che si sta sviluppando nelle aree immediatamente FUORI DALLA ZONA ROSSA relativamente, appunto, al reperimento di soluzioni abitative per le quali verranno erogate le risorse per l’autonoma sistemazione. In primis ci teniamo a sottolineare che già nei giorni e settimane successive il 20 Maggio si è verificato un aumento inaspettato dei canoni di locazione.

È bene evidenziare che le zone limitrofe il cosiddetto “cratere bradisismico” sono zone ad alta vocazione turistica e, come è normale che sia, soprattutto nel periodo estivo hanno costi per vacanzieri.

Come sarà chiaro a Voi tutti, noi non abbiamo alcuna intenzione di FARE VACANZE ESTIVE, dopo questi mesi di esistenza sospesa non ne abbiamo alcuna forza, piuttosto riteniamo e pretendiamo che venga riconosciuta la nostra dignità. Abbiamo vissuto per mesi lottando per riuscire ad andare a lavoro o portare i nostri figli a scuola, cercando di mantenere un’apparente normalità. Le nostre case, sono CHIUSE, INACESSIBILI, come i nostri arredi, i giocattoli dei nostri figli e le nostre cose, reperibili solo quando le agibilità verranno ripristinate. Un processo che richiede tempi lunghi, che richiede risorse ingenti. Risorse che chi vive del frutto del proprio lavoro, spesso non ha, risorse che, anche volendo, i locatari non possono spendere. Intanto stiamo continuando a ricevere telefonate da parte di funzionari comunali che sollecitano la compilazione delle domande per l’autonoma sistemazione avvertendoci che entro il 15 Luglio dovremo lasciare gli alberghi che ci ospitano. Forse non è chiaro che il 15 luglio “è domani” e noi non abbiamo dove andare. Centinaia di persone saranno lasciate per strada con la promessa di qualche centinaia di euro che non riusciranno ad utilizzare per trovare una casa. Le istituzioni locali continuano a ripetere che non ci saranno proroghe e che l’unica risorsa disponibile saranno i soldi per l’autonoma sistemazione, che potranno essere spesi come si vuole non dovendo rendicontare nulla, comodo no? Vorremmo porre a Voi quindi alcune domande: Sapete quali sono i costi per trovare un’autonoma sistemazione tra fitti anticipati, agenzie immobiliari e mobili? Si è compreso che le uniche soluzioni reperibili sul “mercato” con queste caratteristiche sono case vacanza da migliaia di euro a settimana? Il 15 luglio per molti di Voi significa vacanza, non per noi! Non chiediamo elemosine tanto meno svendiamo la nostra dignità. Come cittadini italiani pretendiamo rispetto, e chiediamo all’intera filiera istituzionale che venga prorogata la sistemazione alberghiera con adeguate coperture economiche nell’ attesa che si trovino le corrette modalità per utilizzare le risorse per l’autonoma sistemazione che altrimenti non saranno altro che l’ennesima truffa ai danni dei cittadini puteolani. Siamo umani e non bestie da mandare a pascolare nei prati. Chiediamo pertanto immediata proroga per la soluzione alberghiera ed estensione della stessa per tutti coloro che ancora non sono stati sistemati. Infine, se siete così bravi a trovare un’autonoma sistemazione nelle nostre condizioni, fatelo VOI per TUTTI NOI! ma fatelo PRIMA DEL 15 LUGLIO!

Elenco famiglie in via di definizione:

Grilli, Serino, Cipriani, Orsi, innocente, D’esposito, Perrone, Arciprete, Salemme, Gargiulo, D’Errico, Baiano , Lucignano, Di Bonito..

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