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Grumo Nevano. Lo squadrismo razzista non passerà!

Il 2 settembre 2024, appena appreso dell’ennesima aggressione di matrice razzista e suprematista nei nostri territori, immediatamente come Movimento Migranti e Rifugiati di Napoli abbiamo preso le strade e le piazze di Grumo Nevano per gridare tutta la nostra rabbia e tutta la nostra solidarietà alle nostre sorelle e ai nostri fratelli vittime dello squadrismo fascista, direttamente figlio della propaganda xenofoba tanto del governo Meloni e quanto dei governi precedenti del centro-sinistra.

Sputi, calci, pugni, sprangate, non sono bravate o casi isolati, ma la realtà quotidiana di migliaia di lavoratori stranieri che si spezzano la schiena con turni di lavoro disumani e senza tutele per mandare avanti questo paese nella totale impunità di chi, legittimato dalla violenza di stato della propaganda dell’estrema destra al governo e di anni di politiche di repressione e di guerra disumana ai migranti e ai richiedenti asilo, semina terrore e violenza nelle nostre strade e nei nostri territori.

Ma non passerà, perché ai nostri posti troveranno noi, pronti a lottare senza sosta contro ogni forma di oppressione. Già il 22 giugno con la nostra annuale manifestazione contro il razzismo e lo sfruttamento abbiamo denunciato e portato al tavolo con le istituzioni il clima di terrore e di violenza a cui le comunità migranti di operai tessili e braccianti agricoli sono costrette dall’indifferenza delle istituzioni e dalla propaganda d’odio del governo.

Come avevamo previsto, l’estate è stata costellata di aggressioni e pestaggi, fino all’ultimo caso eclatante di un lavoratore pakistano ridotto in fin di vita da una squadraccia di criminali che, nonostante identificati e riconosciuti dalle forze dell’ordine, sono ancora impuniti e a piede libero. E questa è solo la punta dell’iceberg: ogni giorno (persino oggi, all’indomani della nostra manifestazione) ci sono nuovi attacchi, dalla violenza verbale a vere e proprie spedizioni punitive ai danni di migranti.

Nonostante la risposta del sindaco di Grumo, che ha attaccato le nostre lotte sostenendo che le forze dell’ordine siano sufficienti a tutelare la popolazione, noi sappiamo bene che a difenderci non saranno le passerelle politiche di chi vorrebbe farsi la campagna elettorale sulla nostra pelle né tantomeno le istituzioni di questo paese, complici e colpevoli, da chi viene lasciato a morire in mezzo al mare a chi viene ammazzato di lavoro nelle fabbriche e alle campagne, come solo pochi mesi fa Satnam Singh.

A difenderci saremo noi: i nostri fratelli, le nostre sorelle, la nostra lotta.

Con una sola voce, senza distinzioni di nazionalità e colore della pelle, continueremo a gridare al paese che ogni volta che toccheranno uno di noi ci avranno toccato tutti, e che ci troveranno sempre qui, uniti e compatti per le nostre strade e le nostre piazze a resistere e a lottare, tanto più duramente quanto più dura si farà la repressione, contro ogni forma di oppressione e di violenza razzista, suprematista, neo-coloniale e fascista.

Da Napoli alla provincia, da Gaza a Jenin, da Islamabad a Dhakka, la cultura della guerra di classe e della violenza razzista non è un incidente: è una strategia. In tutto il mondo le estreme destre prendono il potere e tramano la distruzione e la morte dei popoli, la supremazia del capitalismo occidentale sulla pelle di chi ne paga il privilegio con il sangue.

Ma la loro strategia fallirà, e loro non passeranno!

Noi non lasceremo le strade di questo paese ai razzisti! Per questo ogni volta che ci attaccheranno noi torneremo a Grumo e in tutta la provincia, non una ma cento volte, per gridare ancora più forte che chi tocca uno solo di noi con commenti, insulti, sputi o aggressioni razziste, ci sta toccando tutti e tutti insieme risponderemo: lavoratori, operai, contadini e studenti, non più solo bianchi e italiani ma di tutti i colori e di tutti i paesi, pronti a lottare e a vincere!

Divis* non siamo niente, unit* siamo tutto! Per questo chiamiamo tutti i lavoratori e le persone oneste di questo paese a scendere insieme a noi e a riprendersi le strade per gridare NO! al razzismo, NO! alla violenza, NO! all’odio.

A chi parla di “malumore per gli asiatici” noi rispondiamo che il vero malumore e il vero malore di questo paese siete voi: fascisti, razzisti e violenti! Questo paese non vi vuole e fin dalle fogne dove vi ricacceremo ci sentirete: TOCCA UN*, TOCCA TUTT*!

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