Rilanciamo una considerazione politica, di Ciro Crescentini, direttore de il Desk, circa la mistificante narrazione ad opera del quotidiano Il Mattino di Napoli a proposito di un ‘virtuoso ciclo di sviluppo economico e sociale’ che sarebbe in atto nel Meridione d’Italia.
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Mentre il Paese si prende una pausa, dalle pagine de Il Mattino arriva l’ennesima dose di retorica di regime. Il direttore Roberto Napoletano, ormai portavoce entusiasta del potere, ha firmato un editoriale imbarazzante: “Ragazzi, tornate a Napoli”. Un’ode zuccherosa alla “nuova Napoli”, che – secondo lui – sarebbe diventata la terra delle opportunità.
A rincarare la dose ci ha pensato Luigi Sbarra, ex segretario generale della CISL e oggi comodamente seduto alla Presidenza del Consiglio, nel governo Meloni. Anche lui con lo stesso mantra trito e ritrito: “Il Sud è baricentro del Mediterraneo, attrattivo per i talenti”.
Peccato che queste parole, pubblicate con toni trionfali, suonino come uno schiaffo a chi è stato costretto a fuggire. A chi ha investito in competenze e studio, per poi essere ignorato da un sistema che premia i raccomandati e umilia i meritevoli. È l’ennesimo insulto all’intelligenza collettiva di chi ha vissuto sulla propria pelle il fallimento sociale, economico e culturale del Mezzogiorno.
Sbarra: da sindacalista a portavoce del governo
Ci sono domande semplici semplici che nessuno gli pone: Sbarra ha rappresentato i lavoratori o il sistema di potere? Da segretario della CISL a uomo di governo, ha fatto carriera ma cosa ha fatto contro il sistema che ha bloccato il Sud? Cosa ha fatto contro le raccomandazioni sistemiche, le parentopoli nelle aziende pubbliche, il familismo sindacale che premia i figli dei dirigenti con incarichi “miracolosi”?
Dov’è la CISL mentre i lavoratori vengono sfruttati nei call center a 3 euro l’ora? E quando giovani professionisti vengono umiliati da stage gratuiti, finte collaborazioni e stipendi da fame?
La verità è che la CISL ha chiuso gli occhi ha preferito il silenzio e l’equilibrismo politico alla denuncia. È diventato un sindacato funzionale al potere, più attento a non disturbare che a difendere i lavoratori, i precari. i giovani, i disoccupati.
Napoletano e la Napoli da cartolina che non esiste
E poi c’è lui, Roberto Napoletano, che tra una conferenza e un premio, si dedica a raccontare una Napoli immaginaria: piena di eventi, startup, porti, lungomare. Una città da brochure aziendale. Domande semplici semplici anche per il direttore de Il Mattino: dove sono i posti di lavoro? Che tipologia di posti di lavoro? Con quali garanzie per il futuro lavorativo? Quali contratti di lavoro verrebbero applicati? In quali aziende o appalti e subappalti?
Ma la verità è un’altra: Napoli continua a espellere i suoi giovani migliori, che vengono sfruttati, ignorati, costretti ad andare via. Dove, senza “conoscenze”, puoi anche essere un genio ma verrai scavalcato dal mediocre raccomandato. Esempi più recenti? Giovani architetti, 110 e lode, anni di esperienza, costretti a lavorare in nero per 500 euro al mese. E voi, con i vostri editoriali, vorreste cancellare tutto questo?
Tornare, per fare cosa? I camerieri a 600 euro? I progettisti sottopagati? I volontari nei Comuni?
Non è il Sud che manca ai giovani. È la dignità. Chi è andato via, non si è allontanato da Napoli: si è allontanato dal sistema che la opprime. Un sistema fatto di relazioni marce, caste trasversali, sindacati addomesticati e stampa asservita. Chi resta, spesso lo fa resistendo, ogni giorno, contro tutto questo ma non certo grazie alla CISL o a Il Mattino.
Altro che “ritorno dei cervelli”. Servirebbe una rivoluzione culturale
Se davvero volete far tornare i giovani, non servono articoli e convegni. Serve:
- Una guerra vera contro il clientelismo, anche dentro le vostre strutture;
- Un cambio radicale della cultura del lavoro, che metta al centro diritti e competenze, non favori e parentele;
- Una pubblica amministrazione trasparente, non un cimitero di raccomandati;
- Una stampa libera, non un megafono della propaganda di governo.
Fino ad allora, i vostri inviti restano chiacchiere da Ferragosto. E i giovani continueranno ad andarsene, magari in silenzio, magari di notte ma con la testa alta. Perché fuori dal Sud non hanno trovato il paradiso ma almeno hanno trovato il rispetto.
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marco
Verissimo.La Meloni e il suo governo sono riusciti ad illudere(come fece Mussolini)tramite un assidua propaganda.gran parte del popolo italiano.Dopo una estenuante pandemia probabilmente gran parte del popolo cercava un periodo di rinascita e di sfogo lasciando così al primo giullare disponibilie il compito di raccontare la favola delle favole..Insomma qualcosa che riaccendesse le speranze.In realtà sotto la cappa dell illusione regna stagnante la verità delle cose e cioè la diminuzione di un progresso collettivo.l intensificarsi delle disuguaglianze.la creazione sempre più evidente di caste protette con un incremento del clientelismo…etc Insomma tutto il contrario della favola che oramai ha esaurito i suoi effetti. Ciò spiega la fretta meloniana di portare a termine il vero intento e cioè le riforme di regime(presidenzialismo.magistratura) senza le quali il governo resterebbe senza armi in pugno.
I denari del pnrr sono serviti anche a voler far credere ai giovani che tutto sta’ cambiando e che quindi devono restare a soffrire qua’ vivendo di speranze e illusioni ed inoltre che devono fare pure i figli perché il governo li tutela dando loro qualche bonus una tantum…Questa manovra fuorviante ha trovato terreno fertile soprattutto in meridione ove le persone sono più bisognose e quindi più malleabili.
goiseppe
aL SINDACALISTA INTERESSA IL RITORNO DEI GIOVANI PER RIAPRIRE IL MERCATO DEI POSTI 30MILA EURO PER UN POSTO DI CAMIONISTA NELL’ASIA.TRA POCO CI SARANNO LE REGIONALI SI APRE IL CLIENTELISMO ESAGERATO POSTI DI CHE NELLE FRIGGITORIE TRATTORIE PIZZERIE PERO’ MI RICORDO DOPO 50 ANNI SONO RITORNATO NEI LUIGHI DEI MIEI STUDI UNIVERSITARI E COSA TROVO UN ELENCO DI DOCENTI AVENTI LO STESSO COGNOME DEI MIEI DEFUNTI DOCENTI UNIVERITARI MA NON SONO MORTI NO SONOI LORO EREDI CHE HANNO RICEVUTO PER EREDITA LE CATTEDRE DI TANTI ILLUSTRI GENITORI CARO SBARRA IL PESCE FETE DALLA CAPA ED ANCHE TU PUZZI DI NIPOTISMO E CLIENTELISMO