In vista delle prossime elezioni regionali, si alza una voce forte e corale dal cuore della società campana. Attivisti, rappresentanti istituzionali, operatori del mondo della sanità, esponenti del mondo accademico, dell’arte e della cultura, insieme a diverse realtà sociali e politiche, hanno lanciato un appello unitario per dare vita a una nuova proposta autonoma e popolare, capace di rompere con il passato e affrontare le emergenze della regione a partire dai bisogni concreti della popolazione.
“Per una Campania Popolare”: la rottura con il sistema di potere
Il documento, intitolato “Per una Campania Popolare”, denuncia con forza l’accordo tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e il sistema di potere legato a Vincenzo De Luca, definendolo un “patto di lottizzazione” che ripropone vecchie logiche clientelari sotto nuove etichette. La candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Regione viene letta come l’ennesima operazione di facciata per garantire continuità alla gestione deluchiana, piuttosto che segnare un reale cambiamento. “Non si tratta di astuzia politica – spiegano i promotori – ma del naturale approdo di una strategia che ha messo al centro gli interessi del mercato, della speculazione e del potere consolidato, cancellando ogni forma di discontinuità”
Sanità pubblica allo stremo, giovani in fuga e ambiente sotto attacco
I promotori dell’appello tracciano un bilancio severo degli ultimi 11 anni: una sanità pubblica impoverita e svenduta al privato, con i cittadini costretti a curarsi altrove o a pagare di tasca propria. E poi il disastro ambientale, con roghi tossici che continuano nell’indifferenza generale, una gestione dei rifiuti inadeguata, l’assenza di una pianificazione che superi l’inceneritore di Acerra e una qualità dell’aria ancora gravemente compromessa, nonostante le rassicurazioni ufficiali.
Non meno grave è la situazione del trasporto pubblico, che isola le aree interne, e quella del lavoro, sempre più povero, precario e insicuro. L’esodo di migliaia di giovani è lo specchio di una Regione dove mancano prospettive, e dove la crescita economica si affida a turistificazione selvaggia, zone economiche speciali, cementificazione e deregulation.
Fondi pubblici usati per alimentare un sistema clientelare
L’appello punta il dito anche contro la gestione dei finanziamenti pubblici, che secondo i firmatari sono stati impiegati per “foraggiare un blocco di potere composto da imprenditoria compiacente, centri di potere locali, professionisti organici al sistema, dirigenti sanitari e un universo culturale ormai privo di spirito critico”.
Una denuncia che non si limita alla sola giunta uscente, ma che riguarda l’intero assetto istituzionale campano, giudicato irrigidito su logiche affaristiche e di cooptazione, e ormai incapace di offrire risposte reali alla popolazione.
Un’alternativa autonoma, popolare e senza compromessi
La proposta è netta: costruire una lista popolare, autonoma e indipendente, fuori dalle logiche del centrodestra e del centrosinistra, capace di rappresentare davvero chi oggi non ha voce: lavoratori, precari, disoccupati, studenti, anziani, abitanti delle periferie, attivisti ambientali e movimenti civici. “Non vogliamo essere semplici grilli parlanti o testimonianza etica – affermano i promotori – ma una forza concreta, credibile e radicata, che abbia il coraggio di rompere con chi ha ridotto la Campania a un deserto sociale e civile”
L’appello si conclude con la proposta di un incontro pubblico per avviare un percorso partecipato di costruzione politica che guardi oltre le elezioni e si fondi su principi chiari: difesa del pubblico, giustizia ambientale, dignità del lavoro, democrazia reale, partecipazione popolare.
I firmatari dell’appello “Per una Campania Popolare”
Attivisti, cittadini, intellettuali e rappresentanti istituzionali:
Francesco Maranta, Enzo Tosti, Paola Nugnes, Giuliana Lombardi, Teresa Tartaglione, Cristoforo Orlando, Marilena Belardo, Nicola Cristoforo, Martina Cristoforo, Domenico Laurenza, Marcello Gregori, Giuseppe Palmieri, Raffaele Ucci, Annunziata Centanni, Damiano Errico, Sergio Gioielli, Silvia Marzoli, Massimo Sgroi, Flora Calvanese, Gennaro Thiago Nenna, Giovanni Francione, Ferdinando Pezzopane, Giuseppe Marziale, Clementina Sasso, Marco Manna, Mauro Romualdo, Giuseppe Bruno, Luigi Filace, Severino Mastrogiacomo, Francesco Di Mauro, Aldo Pappalepore, Bruno Santoro, Giuliano Granato, Chiara Capretti, Thomas Strauss, Giuseppe Aiello, Diego Civitillo, Fabio Tirelli, Luca Mandara, Claudio Cozza, Mauro Palmentieri, Nerino Allocati.
Associazioni e organizzazioni:
- Associazione Berlinguer Lab – Eboli (Sa)
- Associazione Rinascita culturale ebolitana (Sa)
- Associazione Culturale XD390 – Eboli (Sa)
- Petizione “Malati e Derubati in Campania” – Caserta
- Partito Comunista Italiano (PCI)
- Potere al Popolo
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