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Romagna. I giornalisti fanno da “comburente” ai neofascisti

Lettera aperta alla Redazione cesenate del Corriere di Romagna

Cari giornalisti del Corriere Romagna,

con la presente ho deciso di scrivervi perché da diversi mesi ogni volta che leggo il Vostro giornale mi sorgono degli interrogativi sulle vistose aperture che date alla presenza di Forza Nuova e alle sue attività a Cesena.

Faccio politica in questa città da quando avevo 15 anni e conosco bene i meccanismi con cui la stampa locale si muove e agisce: a seconda degli interessi in ballo, degli schieramenti toccati, dei tempi sbagliati nel trattare certi argomenti vieni “spento” o “acceso”, denigrato o (molto più raramente) abilitato.

Una prassi discutibile per chi parla di “libera informazione” ma ci si abitua. Per quanto mi riguarda non ho mai speso troppo tempo per polemizzare con Voi o le altre testate giornalistiche locali. “E' la stampa borghese, bellezza…” Parafrasando H. Bogart.

Fin qui tutto “normale”.

Quello che invece non riesco a comprendere è lo spazio che il Vostro giornale da a Forza Nuova, che come tutti sanno non è certo una associazione di filantropi.

Nonostante il loro numero esiguo e le calata dei soliti 10 aderenti dai Comuni limitrofi (Savignano,Rimini,etc.) questa organizzazione non può certo vantare un radicamento cittadino che giustifichi la grande amplificazione che gode nelle vostre pagine

Ampie pubblicazioni dei volantini, di foto di cartelloni o striscioni appesi, per non parlare delle ronde o dei presidi vari. Sopratutto quando si parla di degrado, sicurezza, immigrati etc.

Mi/Vi domando se questa linea editoriale nei confronti di forze che soffiano sul fuoco della demagogia xenofoba ha valutato le possibili pesanti implicazioni e ricadute che può avere in futuro nella nostra città.

Questo approccio mediatico io lo chiamo “giornalismo comburente”. Un comburente è una sostanza che agisce come agente ossidante di una combustione. Senza di esso la combustione non ha luogo. Può sembrare una inopportuna metafora “chimica” ma non lo è. Perché lo spettacolo mediatico, degnamente rappresentato sugli schermi da quell'Italia forcaiola,volgare e cialtrona modellata sui volti della Santanchè e della Mussolini, diventa tragedia quando si da spazio a gruppi che nei loro volantini scrivono queste testuali parole : “I cittadini di Cesena non sono più disponibili ad accettare questa situazione e tanto meno con i delinquenti, prostitute e vagabondi che infettano tutta la zona…”. La parola “infettano” non vi “ricorda” nulla?

Quando si parla di “infezioni” spesso qualcuno finisce per credere che per estirparle occorrano le taniche di benzina . Proprio come è successo a Rimini qualche anno fa con un clochard e in altre decine di episodi in tutta Italia.

Se all'atteggiamento di amplificazione di certi messaggi a livello giornalistico aggiungiamo quello “dormiente” delle forze dell'ordine allora i miei dubbi cominciano a diventare sospetti.

Possibile anche che chi dirige le Questure della Romagna si sia dimenticato che esiste una legge (n° 205 del 1993) che punisce “gesti, azioni, slogan legati all'ideologia nazi-fascista e avendo per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali…”

Non si dimenticano invece del Codice penale quando si tratta di colpire gli antifascisti romagnoli che manifestano con decine e decine di denunce e fogli di via. Io stesso sono stato denunciato per una manifestazione antifascista a cui purtroppo non ero presente essendo in vacanza a Luxor con mia moglie… Siamo al reato telepatico.

Poi leggo un rapporto dei servizi segreti del piddino Minniti e scopro che queste organizzazioni della destra neo fascista sono composte da “bravi ragazzi”. Qui comincio veramente a sentire odore di “bruciato”. No, non datemi del complottista. Chi sta al timone non ne ha più bisogno di complotti come 20 -30 anni fa. Ha bisogno di strategie in cui la comunicazione gioca un ruolo centrale: e alloro se aggiungo che sulla sicurezza si gioca il futuro del Partito della Nazione anche a Cesena il nostro podestà non ha perso tempo: e così ,mentre desertificava il Centro storico, investiva 10 milioni di euro in telecamere mentre ci sono migliaia di giovani senza lavoro. E se a qualcuno di loro dovesse venire in mente di “alterarsi” c'è già pronto un bel provvedimento restrittivo delle libertà da parte dell'ex D'Alemiano, ora Renziano, On. Marco Minniti che dà a Comuni e “Podestà” nuovi poteri.

Ecco allora, per non allargarmi troppo , che riesco a trovare una possibile risposta alle vostre “aperture”. Non sarà che fa comodo dare spazio ai giovani balilla forzanovisti perchè alimentano costantemente un clima di allarmismo sociale , di paura , sulla sicurezza e gli immigrati che fa tanto comodo a qualcuno che poi saprà dare le risposte adeguate…

E sopratutto perchè si prodigano per orientare l'incazzatura dei ceti operai e popolari verso il basso e non contro i Governi, l'Unione Europea, le banche etc.

Spero tanto di essermi sbagliato: che la vostra sia stata una “svista” e non una scelta ragionata o indotta perchè parte di una strategia . Ma d'ora in poi quando pubblicate certe notizie magari fate qualche riflessione in più : a volte anche la penna può convertirsi involontariamente in un cerino e credo che non ce ne sia proprio bisogno.

Senza rancori

* Rete dei Comunisti Cesena

 

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