Tutti parlano del problema lavoro, nessuno fa niente.
Siamo stati stamattina al presidio dell’USB Logistica fuori dal magazzino della GLS di Crespellano, che procedeva da ieri notte contro il licenziamento ingiustificato di un delegato sindacale. Uno sciopero di solidarietà è stato convocato questa mattina negli altri magazzini dell’azienda a Calderara e Piacenza.
La situazione che ci siamo trovati davanti è stata inquietante: un folto cordone di polizia e carabinieri impediva di raggiungere il presidio sindacale, che era controllato da vicino da altre due camionette dalle forze dell’ordine, oltre che da decine di agenti della Digos che hanno identificato tutti i presenti.
Il presidio è stato sgomberato sotto minaccia della forza da parte delle forze dell’ordine, e i lavoratori hanno deciso di continuare la lotta in altre forme, mentre negli altri stabilimenti persegue lo sciopero.
La nostra immediata solidarietà va al lavoratore licenziato, e a tutti i suoi colleghi che si stanno impegnando per il suo reintegro.
Ma dobbiamo assolutamente denunciare con forza la risposta unicamente di scontro presentato dalle istituzioni: di fronte a un momento di lotta sindacale non si può rispondere con la polizia, e in nessun modo prima di tentare una soluzione di confronto di cui si deve incaricare la politica.
In particolare la classe politica bolognese che ha assolutamente abdicato a questo suo ruolo, abbandonando l’intera gestione dei rapporti industriali alla Questura.
Parlare di lavoro non significa solo parlare di leggi e regolamenti, significa parlare di lavoratori e con i lavoratori, ovvero con le persone.
#poterealpopolo #bologna
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