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Piaggio. Si riapre la trattativa per le “lavoratrici sul tetto”

Dopo più di un anno di lotta, si aprono le prime crepe nel muro di gomma della Piaggio in merito alla vicenda delle lavoratrici espulse dalla fabbrica. Giovedì 5 marzo si apre il tavolo tra il Ministero del Lavoro e Piaggio.

Potere al Popolo! in tutto questo tempo ha sostenuto attivamente in – perfetta solitudine – la vertenza di queste operaie. Una lotta esemplare, che ha spaventato le forze politiche della “sinistra”, per motivi diversi.

Il PD, perché legato a doppio filo con la famiglia Colaninno (il figlio del patron per ora è transfugo nel transeunte partitino renziano, ma farà presto a fare il figliol prodigo…), la sinistra “radicale” perché aggrappata disperatamente alla FIOM – CGIL che ha dimostrato in questa vertenza, per l’ennesima volta, la totale complicità con le logiche aziendali, di Colaninno come di Confindustria.

Grazie innanzitutto alla resistenza delle operaie sul tetto, ma anche al clima pre elettorale in Toscana (elezioni regionali di maggio), uno per uno gli esponenti di questa sinistra si affacciano sul tetto – il PD rimanendo al piano terra, che l’unica legalità riconosciuta dagli zingarettiani è quella dello sfruttamento – a sostenere in dirittura d’arrivo la lotta.

Molto bene, tutto è utile per raggiungere il risultato della riassunzione a tempo indeterminato delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’importante è non dimenticare quali sono stati e quali saranno i veri amici, il falsi amici e i nemici di questa eroica pagina della storia del Movimento Operaio di Pontedera e di tutto il paese.

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