La presenza di attivisti sociali è riuscita ad impedire lo sfratto di una donna e relativo figlio gravemente disabile questa mattina di Giovedì 5 Luglio in Piazza A. Magnani quartiere S: Mauro di Cesena. Dopo una discussione , a tratti accesa, con il funzionario dell’ACER e l’Ufficiale Giudiziario, si è ottenuto un rinvio al 18 Settembre. Scene di disperazione più che giustificate della donna di fronte all’atteggiamento “ragioneristico” dell’ente affittuario e di fronte a una morosità che è in gran parte frutto della perversa burocrazia ( mancata presentazione dell’ISE con relativo aumento dell’affitto a più di 400 euro , mancati ricorsi legali e sospensione di ogni assistenza economica per il figlio disabile). Il Comune offriva come alternativa allo sgombero immediato la sistemazione in una “casa protetta” senza specificare, nero su bianco, luogo e nome della struttura. Una soluzione inaccettabile sotto il profilo umano e più costosa sotto il profilo economico visto e considerato le rette elevate del “mercato” del disagio in questo genere di strutture.
Assenti sul luogo i servizi sociali del Comune nonostante il caso riguardasse un giovane gravemente disabile. Un altra pagina nera di disumanità di chi governa le città.
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Daniele
La mafia PDCGILCISLUIL è Satana!