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Modena. Il flop di Salvini. Piazza semivuota

Salvini proverà a farci credere che il 3 Maggio, durante il suo comizio, Piazza Matteotti a Modena fosse gremita di suoi sostenitori, mentre le “zecche da centro sociale”, fossero solo quattro gatti.

Ma, nonostante l’inquadratura grandangolare sfruttata dallo staff Salviniano potesse trarre in inganno, la Piazza era semivuota, con un numero di partecipanti che superava di poco quello normalmente presente ad eventi di questo genere.

A screditare il discorso di apertura, in cui il candidato sindaco leghista a Modena, Prampolini, ha affermato che la città, baluardo rosso dell’Emilia, avrebbe presto cambiato colore, è bastata la risposta forte e chiara dei numerosi modenesi che dicono no alla Lega.

La voce di Salvini era appena udibile fuori dalle transenne, dove i cori di protesta superavano i microfoni del ministro al massimo volume.

All’interno della piazza noi abbiamo espresso il nostro dissenso in modo pacifico, srotolando uno striscione che recitava “SENZA CONFINI, MAI CON SALVINI, I MODENESI CHIEDONO #CPR CHIUSI”.

Siamo stati subito aggrediti da un uomo, che non faceva parte del corpo di polizia, il quale ci ha violentemente strappato il cartello di mano intimandoci di andare via, mentre un gruppo di signori “perbene”, come li definisce Salvini, ha iniziato a propinarci offese e a pestare i nostri zaini: “Figa, fanno bene a prendervi a botte”

La reazione violenta e irrispettosa è sintomo della scarsa democraticità e rispetto di cui è portatrice la Lega di Salvini e i suoi seguaci.

Il solo fatto che un ministro dell’interno screditi continuamente il dissenso popolare cercando di ricondurlo a una scarsa minoranza di “zecche” è un chiaro allarme di quanto questo governo si stia incamminando verso un sentiero sempre più antidemocratico e con tendenze fasciste.

Tra i contestatori c’era gente normale, cittadini di Modena infuriati per la politica di odio e terrore trasmessa da Salvini, che ha voluto reagire con ogni forza alla presenza di un personaggio di certo non gradito in una città come Modena, medaglia d’oro alla resistenza che ieri ha dimostrato più che mai di avere una memoria ancora sana.

Dopo la giornata di ieri, nonostante tutti i modi in cui proveranno a mistificare la realtà, possiamo sperare con un ritrovato ottimismo, che Modena non cadrà nella rete dell’ignoranza e del razzismo.

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