Ieri mattina, primo maggio, mentre eravamo impegnati nei preparativi della festa USB in Piazza dell’Unità, alcuni esponenti del Partito Democratico hanno imbastito nella stessa piazza un vergognoso banchetto per distribuire fiori e volantini dedicati alle elezioni europee a sostegno della Gualmini che, ricordiamolo, da anni contribuisce alla svendita del patrimonio pubblico del nostro territorio.
Insopportabile è stata poi l’aggressione a un delegato della federazione del sociale di USB che, invitando i cinque attivisti del PD presenti a volantinare liberamente nell’angolo di via Matteotti come da autorizzazione che non gli consentiva appunto l’ingresso in piazza, si è visto aggredire e schiaffeggiare. Gli stessi hanno poi proseguito con insulti sessisti alle attiviste USB che erano li.
Tale aggressione è il simbolo di un partito che della violenza scaturita dalle proprie politiche parlamentari e cittadine fa evidentemente un modus operandi anche in piazza.
Chiediamo a Repubblica Bologna una immediata errata corrige di quanto pubblicato in data odierna visto che anche gli altri media riportano correttamente quanto avvenuto.
Quella di ieri è stata una piazza chiara, che ha scelto da che parte stare in alternativa alla farsa che vedeva in Piazza Maggiore cgil cisl e uil coccolati e appoggiati dagli industriali.
Ricordiamo a Repubblica e a tutti i lavoratori che il PD è il partito che ha introdotto riforme come il Jobs Act, il decreto Minniti, il piano casa che appoggia le politiche militari dell’UE, che ha alimentato la guerra tra poveri sdoganando razzismo ed intolleranza e che proprio ieri a Torino ha aggredito e fatto manganellare il corteo no TAV. Ebbene non solo l’area antagonista ma anche l’Unione Sindacale di Base nelle sue piazze non darà mai spazio a tali esponenti politici fautori di tanta devastazione sociale.
La loro presenza, nella nostra piazza era un insulto a chi ogni giorno decide di alzare la testa e di organizzarsi per riprendersi il presente e conquistare il futuro, a chi anche ieri ha scelto da che parte stare.
Non staremo mai zitti difronte alla presenza di un partito che è stato precursore nell’attacco ai diritti dei lavoratori e dei settori popolari, che fa gli interessi dei padroni e dei poteri forti e che, in particolare a Bologna, porta avanti ormai da anni una campagna repressiva nei confronti di chi si organizza e lotta per rivendicare condizioni di vita dignitose.
Non daremo mai legittimità in piazza a chi in occasione delle ricorrenze come il Primo Maggio, fa campagna elettorale e specula sulla pelle di chi attraversa e vive i quartieri, dei lavoratori che subiscono proprio le politiche di precarietà e smantellamento dei diritti introdotte dal PD che, pezzo dopo pezzo, ha distrutto ed eliminato quanto duramente conquistato con le lotte ed il sangue della classe lavoratrice.
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