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Bologna: presidio sotto AULS e controllo popolare!

Ieri 22 gennaio, Potere al Popolo ha lanciato un presidio sotto l’AUSL di Bologna a seguito delle dichiarazioni del direttore generale Paolo Bordon sul quasi esaurimento delle terapie intensive. Una delegazione del presidio alla fine è stata ricevute dal direttore generale. Abbiamo portato la nostra proposta di istituito un tavolo di confronto permanente tra gli operatori sanitari e tutte le forze sociali che si muovono in città sul tema, e la nostra preoccupazione per le conseguenze della terza andata sul sistema sanitario in Regione. Quello che proponiamo è creare forme di controllo popolare in città su tutta la questione sanitaria in città, e per questo saremo ancora sotto la AUSL venerdì prossimo per chiedere aggiornamenti (a partire dalla situazione delle terapie intensive, della campagna vaccinale e delle prestazioni “ordinarie”) e insistere la formazione del tavolo di confronto.
Le rassicurazioni di Bordon purtroppo non ci hanno rassicurato.

Il direttore generale ha cercato di smorzare le sue dichiarazioni pubbliche sulla saturazione delle terapie intensive, dicendo che era “solo” un’ipotesi nel caso peggiore di terza ondata. Purtroppo gli scenari peggiori non sono affatto da escludere, considerando anche le varianti più contagiose, le difficoltà nella campagna vaccinale date dai ritardi di Pfizer e le decisioni politiche sempre volte a smorzare le misure di contenimento. La maggior preparazione rispetto alla prima ondata non esclude l’ingolfamento del sistema, come successo nel Veneto di Zaia.

Bordon ha cercato di assicurare che la partnership pubblico-privato riesce a limitare al 30% la riduzione delle prestazioni ordinarie. Questo significa che il pubblico non ce la fa, e che anche con l’ingresso dei privati un terzo delle prestazioni salta. Da Marzo ripetiamo che le risorse della sanità privata devono essere a disposizione, con ogni mezzi, degli interessi pubblici.

Pensiamo sia necessario aprire un tavolo di confronto in cui si discutono le scelte politiche al di fuori delle ristrette stanze della Regione e della città metropolitana. Se dalla direzione generale dell’AUSL non abbiamo ottenuto una risposta positiva, continueremo a interpellare gli operatori sanitari a tutti i livelli e i decisori politici. Il controllo popolare è una necessità: il primo appuntamento è venerdì prossimo ancora sotto l’AUSL.

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