Contro il rinnovo del divieto di manifestazioni nel centro cittadino
Martedì 1° febbraio, Piazza Maggiore, davanti al Comune
Ore 9.00 presidio
Ore 10.00 conferenza stampa
Martedì 1° febbraio si terrà il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica fra Sindaco, Prefetto e Forze dell’ordine, per discutere del rinnovo della direttiva che vieta le manifestazioni in centro città.
È assolutamente inaccettabile che si usi la scusa della pandemia per vietare manifestazioni politiche: l’ipocrisia di questa misura è palese, considerando che non si sta facendo assolutamente niente per affrontare l’ennesima ondata.
A maggior ragione, considerando che la direttiva di novembre era una diretta applicazione della Lamorgese, che limitava le manifestazioni politiche (ma non quelle istituzionali o religiose) per difendere “altri diritti costituzionali” o, come detto anche esplicitamente: salvaguardare lo shopping durante il periodo natalizio.
Ma non c’è nemmeno più la scusa del maggiore afflusso di persone in centro, quindi su cosa si baserebbe questo rinnovo?
Si può andare ad ammalarsi al lavoro, si può andare in scuole che per due anni non sono state messe in sicurezza, ci si può ammassare su autobus che non sono stati aumentati… insomma, si può fare tutto, tranne manifestare e disturbare il manovratore, che sia Lepore o Draghi.
Bologna è stata la prima città a vietare completamente il centro storico alle manifestazioni, con grande vanto del “democratico” Lepore, sindaco della “città più progressista d’Europa”, e sembra essere l’unica città a voler estendere il divieto all’infinito.
Appena insediato, il nuovo Prefetto Visconti ha dichiarato “Non militarizzo la città”. Tranne per le manifestazioni, evidentemente.
Ci opponiamo a questa torsione lesiva dei diritti democratici da parte di Sindaco e Comune, e per questo invitiamo tutte le forze politiche e sociali, così come tutti i cittadini di Bologna al presidio contro il divieto di manifestazioni, e ad avviare un percorso per ripristinare la democrazia in questa città, come ribadiremo giovedì 3 febbraio in un’assemblea pubblica alle 18.30 al Costarena (via Azzo Gardino 48): Una questione di democrazia.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa