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Bologna. Conferenza stampa contro le recenti aggressioni dei “banderisti”

Dopo gli avvenimenti delle ultime due settimane, una partecipata conferenza stampa in piazza Verdi, ha voluto mandare un messaggio chiaro alla città.

La dinamica delle aggressioni è chiaramente politica e arriva dopo l’escalation di provocazioni e minacce partite il 23 Aprile a OLTRE IL PONTE – Festa di cultura e diserzione organizzata dal Circolo Granma e proseguita la notte del 1 Maggio col tentativo di sfondamento della vetrina del Barnaut e il taglio delle gomme di una delle macchine usate per il carico e scarico di materiali all’iniziativa organizzata da USB Bologna in Piazza dell’Unità, infine con l’aggressione sotto casa ad una compagna (che ha saputo difendersi più che bene, ndr).

Ogni guerra comporta la caccia al nemico interno, la propaganda esalta gli elementi che in Italia pensano di poter replicare i metodi delle bande neonaziste ucraine.

Contestualmente all’escalation bellica nell’est Europa, nelle nostre città si sta sviluppando un clima guerrafondaio e interventista in cui anche azioni squadriste portate avanti da banderisti ucraini filonazisti sono legittimate e fatte passare sottotraccia.

“Per questo serve che il Comune prenda parola a proposito dell’escalation di violenza squadrista avvenuta in città: chiediamo quindi un incontro con il Sindaco, la Vicesindaca e i capigruppo per esprimere una posizione sull’importante questione antifascista che si apre in città” scrive in una nota l’organizzazione giovanile comuista Cambiare Rotta.

“A fianco a questa richiesta di chiarimenti, è urgente e sempre più necessario un fronte antifascista, che coerentemente impegni chi in questa fase si schiera contro la guerra e contro la partecipazione a cui ci vuole portare la NATO: un fronte antifascista che sia un segnale forte a questa città, di partecipazione dal basso e di presidio costante, al fine di salvaguardare l’agibilità politica in questa città.

Per questo ci teniamo anche a ringraziare tutte le realtà politiche, sociali sindacali e che hanno portato solidarietà per gli attacchi ricevuti”.

NO PASARAN!

 

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3 Commenti


  • . Sergio Binazzi

    Penso che il comune di Bologna sia tenuto a prendere una ferma posizione di condanna per questi fatti incresciosi e anche dei provvedimenti unitamente alla Questura, nella città medaglia d’oro alla resistenza non devono succedere aggressioni di stampo fascista, che tra l’altro non si verificavano da tantissimi anni.


  • Riccardo Mansani

    “… nelle nostre città si sta sviluppando un clima guerrafondaio e interventista…” Mi sembra invece che si vada nella direzione opposta! Se all’inizio dell’intervento russo, si è manifestato una più compatta adesione alla volontà di mandare armi all’Ucraina, mi sembra che stia gradualmente facendosi più forte, nell’opinione pubblica, l’idea pacifista contraria alla posizione USA di una guerra ad oltranza fino alla caduta di Putin. Posizione che comincia a farsi spazio nei partiti (vedi le prese di posizione di Del Rio, Cuperlo…) e in Europa (Macron; Scholz…)


    • Redazione Roma

      Il riferimento è alla guerra nelle città italiane attizzata da questi gruppi di fascisti ucraini ospitati e vezzeggiati in Italia (prima a Senigallia, poi a Bologna)

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