Domenica 18 a Bologna un doppio appuntamento per Unione Popolare contro la guerra, con convegno e corteo sotto il titolo “Fermare la guerra, uscire dalla NATO”.
La lista outsider della campagna elettorale inizia quindi l’ultima settimana di campagna elettorale
Mentre la campagna elettorale dei partiti del governo Draghi – col sostegno su tutti i passaggi chiave dei Fratelli d’Italia – continua facendo finta che la guerra e l’economia di guerra siano argomenti di secondo piano, la lista outsider di queste elezioni segna proprio sulla guerra un passaggio politico di livello nazionale per aprire l’ultima settimana di campagna elettorale.
D’altronde, le altre liste che cercano di occupare gli spazi elettorali alternativi si sono ritirati dal terreno del pacifismo. Basta pensare a Giuseppe Conte che dalla Annunziata rivendica l’invio di armi in guerra e ne promette ancora, o all’alleanza Verdi-SI che ha fatto sparire ogni riferimento alle spese militari dai loro “programmi”.
La giornata inizia alle 10 al Costarena in Via Azzo Gardino 48 per un evento di approfondimento, che verrà trasmesso in streaming anche dai canali social. L’evento sarà aperto dalla capolista alla camera e portavoce nazionale di Potere al Popolo Marta Collot.
Alla Collot seguiranno gli interventi politici di Giorgio Cremaschi dell’esecutivo nazionale di PaP e del vice presidente della Sinistra Europea, Paolo Ferrero (Prc), Sergio Cararo (Rete dei Comunisti), di Gregorio Piccin del dipartimento esteri di Rifondazione e autore di diversi volumi per la casa editrice KappaVu.
In conclusione, interviene la docente di filosofia alla Sapienza Donatella di Cesare che dall’inizio della nuova fase del conflitto è stata più volte inserita nelle liste di pericolosi pacifisti da mettere al bando dalle televisioni.
Dalle 14.30 comincerà il concentramento del corteo in Piazza dei Martiri, poco distante dal luogo del convegno, che poi si dirigerà verso quel centro di Bologna che le autorità locali cercano di mantenere una vetrina scintillante senza troppi disturbi politici. Il corteo porterà chiaramente la connessione tra le scelte di guerra del governo e l’aumento del costo della vita che sta mettendo in ginocchio tante famiglie. Come si legge dal comunicato di convocazione:
“Unione Popolare si oppone all’escalation militare, all’invio di armi sui fronti di guerra e all’aumento delle spese militari a discapito di altre voci della spesa pubblica. Mentre le forze politiche si preparano a spartirsi nuovamente le poltrone, le loro promesse elettorali si sciolgono come neve al sole di fronte all’allineamento ai diktat della NATO e di Bruxelles.
Noi di Unione Popolare invece siamo convinti che sia ora di mettere in pratica un’agenda politica per costruire una prospettiva di pace a partire dagli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, delle classi popolari e di chi da questo sistema non ha nulla da guadagnare. L’abbiamo chiamata l’agenda Robin Hood, per prendere ai ricchi quello che ci hanno tolto e rimetterlo nelle mani della maggioranza!”
Questa è già le seconda sfida di piazza per Unione Popolare a Bologna, che già aveva vinto la prima sfida riempiendo Piazza dell’Unità con la presentazione delle liste il 2 settembre.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Paolo
Salve, sarebbe possibile pubblicare i link dei social che trasmetteranno l’evento? Grazie