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Ci risiamo. Un drone USA partito da Sigonella sorvola la Crimea

Un drone Usa del tipoRQ-4 Global Hawk è partito dalla base Nato di Sigonella per una missione di ricognizione al largo della Crimea. Il drone ha attraversato gli spazi aerei europei per poi entrare sul Mar Nero. Si tratta di un aereo senza pilota che può restare in volo per 34 ore.

 

Da tempo la Nato effettua voli di ricognizione impiegando aerei-radar e droni, oltre che i satelliti, per monitorare la guerra in Ucraina e fornire informazioni utili alle forze armate di Kiev. Ma molti di questi voli di ricognizione con i droni, sin da febbraio 2022, partono proprio dalla base di Sigonella, in Italia, rendendola così uno stato co-belligerante.

Il drone viene infatti utilizzato come piattaforma Hale (High Altitude Long Endurance) per la raccolta di informazioni a supporto di operazioni militari in tutto il mondo. In combattimento, le sue capacità di sorveglianza consentono un più preciso puntamento delle armi.

Il Global Hawk, è prodotto dalla statunitense Northrop Grumman, può sorvegliare in un periodo di 24 ore fino a 100mila chilometri quadrati di territorio. Il suo costo è di 222 milioni di dollari.

Il 14 marzo scorso un caccia russo SU 27 aveva intercettato e volato intenzionalmente vicino ad un drone USA del tipo Reaper  scaricando carburante davanti al drone senza pilota accecandone gli strumenti di visione. Uno dei jet russi aveva poi danneggiato l’elica posteriore del Reaper che a quel punto era stato abbattuto sul Mar Nero dagli stessi statunitensi.

A ottobre dello scorso anno un drone statunitense partito dalla base militare di Sigonella, in Sicilia, stava vigilando l’attacco compiuto con droni dall’esercito ucraino sul porto della città di Sebastopoli, in Crimea. Secondo i dati del portale Flightradar24, un drone da ricognizione strategica statunitense RQ-4B-40 Global Hawk, era decollato dalla base aerea della NATO a Sigonella, vicino a Catania e si trovava vicino al confine con la penisola russa della Crimea durante l’attacco compiuto dall’esercito ucraino sul porto della città di Sebastopoli.

A febbraio le missioni di volo dei droni militari Global Hawk sono state diverse, la rotta di volo è appunto con partenza dalla base Nato di Sigonella per poi sorvolare Grecia, Bulgaria, Romania fino appunto all’Ucraina, dove vengono svolte delle operazioni a tappeto di monitoraggio del territorio ucraino. Le missioni di volo dei droni militari RQ4 Global Hawk hanno una durata di ben 14 ore, comandati ovviamente da remoto, tramite satellite e base a terra.

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