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Bologna. Spiegamento militare per sgomberare il Parco Don Bosco

Dalle 5 del mattino stiamo presidiando il parco Don Bosco insieme al Comitato Besta e ha tantissime tantissimi solidali del quartiere.

Almeno sette camionette delle forze dell’ordine sono presenti al parco per avviare lo sgombero.

Questa è la normalità che la giunta Lepore-Clancy vuole mostrare ai bambini delle Scuole Besta: mai nessun confronto, manganello per chi dissente e si organizza.

Qualunque cosa succederà oggi al parco Don Bosco la responsabilità politica è totalmente del sindaco, della vicesindaca Clancy con le deleghe all’ambiente e dell’assessore Borsari con delega ai cantieri.

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Dalle 10 di stamane è in corso lo sgombero del Parco Don Bosco a Bologna. Dura la resistenza del Comitato e degli attivisti sul posto tra cui Potere al Popolo e Cambiare Rotta.

Per eseguire i lavori per la cantierizzazione del parco funzionale all’ennesimo progetto di speculazione edilizia, la polizia ed i carabinieri hanno violentemente caricato, facendo diversi feriti.

L’ennesima dimostrazione della indistinguibilità tra la sinistra che amministra il “comune più progressista d’Italia” e la destra.

L’ennesimo esempio di come le scelte “compatibiliste” di Coalizione Civica si siano risolte nel cedimento di fronte al diluvio di cemento imposta coi manganelli a tutto beneficio del partito del mattone

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2 Commenti


  • Mauro

    Progetti di questa portata, con un fortissimo impatto sulla vita quotidiana deli cittadini, andrebbero davvero sviluppati attraverso la partecipazione nella fase di immaginazione/progettazione, non dopo.
    Mi sembra, per esperienza personale, di essere tornato ai tempi della Giunta Vitali. Imposizioni di progetti calati dall’alto generati in certi ambienti e poi fatti digerire, volenti o nolenti, ai cittadini, i quali per reazione si costituiscono in comitati. E così sparisce il dialogo con la città…


  • Sergio Binazzi

    il dialogo che propone la giunta lepore – clancy & Co con i cittadini passa attraverso i manganelli della polizia, ricorda molto un triste ventennio. d’altronde mettendoci un po di ironia di che si può parlare con pagliacci come sartori o altri? di Gianni morandi?

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