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Bologna. Fortuzzi (PAP) sul Don Bosco: “La responsabilità è di tutta la giunta che ha scelto il manganello”

La giornata di resistenza popolare al Parco Don Bosco ha costretto la maggioranza del Comune di Bologna a una riunione serale da cui è uscita la posizione del Comune tramite l’assessore Borsari: secondo loro il progetto è bellissimo e si rivendicano i manganelli sulle teste dei cittadini. Coalizione Civica prova uno smarcamento millimetrico: secondo loro il progetto è bellissimo ma manca un po’ comunicazione coi cittadini. 

Secondo Francesca Fortuzzi, consigliera di Potere al Popolo in quartiere San Donato – San Vitale: “Non ci stupiamo che la giunta Lepore-Clancy abbia scelto la via del manganello, da mesi ha scelto la chiusura al confronto, evitando anche di convocare i consigli di quartiere, revocando all’ultimo minuto un incontro già fissato con Comitato perché fare un legittimo ricorso in tribunale secondo loro è lesa maestà. Stanno provando in tutti i modi a delegittimare il comitato, prima dicendo è manovrato dalla destra e ora con Borsai che parla di violenza, ma quella che si è vista ieri era la violenza della giunta. 

La posizione di CC e della vicesindaca continua a essere oltre l’opportunismo: non si sono voluti esprimere sulla sentenza del tribunale che ha riconosciuto l’altissima rilevanza costituzionale delle preoccupazioni dei cittadini per la salute, e nella striminzita nota in cui dicono che i manganelli non sono mai una risposta, non c’è una riga di solidarietà a chi è stato malmenato, mentre si mantiene la posizione favorevole allo smembramento del Parco Don Bosco e rende evidente come la delega di Clancy alle politiche per il clima sia una delega vuota.”

Il presidio al Parco Don Bosco continua dopo che ieri la resistenza popolare ha impedito la devastazione del parco. Le cicatrici ci confermano solo che bisogna continuare a resistere.

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1 Commento


  • Sergio Binazzi

    coalizione civica capeggiata dalla clancy non è altro che un gregario del PD. la clancy non sarebbe vice sindaca se avesse posizioni contrastanti con la banda lepore. guerrafondai atlantisti e repressori del dissenso dei cittadini. altro che città democratica, è un altra Salò.

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