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Bologna. Il Comune costretto a cambiare rotta, il Parco Don Bosco non verrà distrutto! La resistenza popolare vince!

Dopo mesi di mobilitazione finalmente oggi è arrivato l’annuncio del sindaco Lepore: le nuove scuole Besta si faranno nel contesto del nuovo Liceo Copernico, il Parco Don Bosco non verrà distrutto. Questa è una grande vittoria della mobilitazione popolare che per mesi ha presidiato il parco, ha resistito al tentativo di sgombero del 3 Aprile (altro che “non vogliamo uno sgombero stile g8” come dice Lepore: ci hanno provato, non ci sono riusciti!), a Giugno ha fatto esplodere la contraddizione del taglio degli alberi su Viale Aldo Moro per lasciar posto alla linea rossa del tram.

In questi mesi contro la resistenza popolare si sono schierati tutti: dal Sindaco Lepore al ministro Piantedosi, dalla presidente di quartiere Locascio al questore Sbordone. Abbiamo visto il consiglio di quartiere invocare il paragone con l’affondamento della “Repubblica delle Rose” da parte della marina militare e arresti violenti con tanto di taser. 

Abbiamo parlato nei mesi scorsi dell’”Effetto Besta” per cui tanti comitati stanno sorgendo in città contro le scelte sbagliate su spazi verdi e urbanistica, oggi l’Effetto Besta dimostra che la lotta paga e la lotta può cambiare i progetti di un’amministrazione che sul progetto delle nuove scuole Besta aveva intavolato una battaglia campale, e l’ha persa. Un’amministrazione che scientificamente ingigantito ogni attrito fino alle settimane ridicole in cui due scritte sui muri sono state trattate come serie minacce di morte e le contestazioni come reati di lesa maestà.

Oggi Lepore dice in conferenza stampa di aver risolto tutto “senza parlare col Comitato Besta” perché lui non parla con chi insulta, ma se facessimo l’elenco degli insulti da novembre scorso a oggi non ci basterebbe lo spazio di un comunicato stampa. A titolo d’esempio, basta ricordare quando l’assessore Ara in consiglio di quartiere fece appello alla “parte intellettualmente avanzata” dell’ambientalismo bolognese, sottintendendo che ci fossero degli stupidi in sala a contestarlo. 

Da mesi questo giochino di bassa lega di separare la protesta intelligente da quella stupida, la protesta buona da quella cattiva, è stata sistematicamente smontata dal mondo che attorno al Parco Don Bosco si è andato coagulando. Pensiamo che sia necessario non smobilitare di fronte a questo annuncio estivo, a nessuno sfugge che stanno arrivando le Regionali e al PD serve come il pane poter vantare un obiettivo “ecologista”, tanto più quando candida un sindaco come De Pascale che passerà alla storia per il rigassificatore e per aver denunciato i volontari che hanno spalato il fango dell’alluvione!

Pensiamo che sia necessario continuare il controllo popolare perché il progetto delle nuove Besta non nasce dal nulla, come abbiamo analizzato nel forum cittadino “Di chi è la città” – svolto proprio al Parco Don Bosco a giugno -nasce da un progetto di città basato su valorizzazione immobiliare e speculazione, un progetto che scarica i costi sociali e ambientali in particolare sui quartieri popolari del quadrante nord di Bologna, al servizio di progetti in continuo fallimento come il nuovo GrandTour di Farinetti e il quartiere fieristico.

Oggi ci vediamo al Parco Don Bosco, per l’assemblea che era già stata lanciata per le 17:30 e che sarà la prima occasione per brindare alla vittoria e per confrontarsi tutte e tutti sui prossimi passi della lotta!

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