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Quando andare ad Atreju non basta…

Ovvero, i balletti del PD col governo lasciano ancora il territorio scoperto.

Ora che tutti vedono il fallimento di Figliuolo, è partito il nuovo balletto: entro fine anni bisogna nominare un nuovo Commissario, sarà un “uomo del territorio” (cioè del PD, possibilmente De Pascale stesso) o un “uomo di Roma” (cioè di Fratelli d’Italia, possibilmente un altro militare)?

De Pascale ha provato a proporre un patto al governo: fare un tavolo politico per gestire insieme la ricostruzione. Che si tratti di un tentativo politico e non di “collaborazione istituzionale” lo testimonia in fatto che De Pascale è stato ben disposto ad andare ad Atreju, la festa del partito di Giorgia Meloni, legittimando il partito con la Fiamma Tricolore.

Insomma, lo stesso tipo di “pragmatismo” dimostrato due anni fa da Bonaccini nella sua corsa contro Figliuolo.

Bonaccini perse e soprattutto hanno perso gli alluvionati con un anno e mezzo di immobilismo e accuse reciproche. Oggi la replica ci costringe a ripeterci su quanto dicemmo all’epoca di Figliuolo:

Come Potere al Popolo pensiamo che la ricostruzione deve partire da quattro semplici punti.

1 L’emergenza non è finita finché ci sono persone sfollate dalle loro case e paesi montani irraggiungibili o a rischio frana: serve un intervento immediato dello Stato con tutti i suoi mezzi.

2 Un commissario che sia una vera rottura con il passato, cosa che non può essere Figliuolo, che garantisca gli obiettivi di efficacia e trasparenza anche con un tavolo interistiutuzionale che coinvolga tutte le forze politiche e sociali.

3 Le priorità nella ricostruzione sono i rimborsi alle famiglie, la garanzia del reddito e della casa per tutte e tutti, e la messa in sicurezza del territorio.

4 Un piano di messa in sicurezza del territorio che sia strutturale e non emergenziale, con la moratoria della legge regionale sul consumo di suolo e l’aumento dei fondi annuali di bilancio.

Su questi quattro punti continueremo a dare battaglia politica al Governo, alla Regione e da oggi anche a un Commissario che evidentemente non può garantire questi elementi. Si apre un nuovo percorso di lotta per una regione e un territorio più giusto e più sicuro.

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