Il 19 dicembre giornata di agitazione nazionale contro i rincari dei trasporti. Appuntamento alle ore 15 alla stazione centrale Bologna
Anche quest’anno, in prossimità delle festività, rileviamo rincari preoccupanti sui prezzi di treni e aerei: viaggio in treno da Torino a Reggio Calabria, prezzo 200 euro; volo Roma-Palermo, normalmente da 17 euro, ne arriva a costare 150; volo Milano-Catania, oltre gli 800 euro.
Si tratta di una vergognosa speculazione ad opera di quelle compagnie (Ferrovie dello Stato e ITA Airways in primis) che hanno palesemente rinunciato al loro ruolo pubblico e vedono l’utente non più come un cittadino a cui erogare un servizio, ma come un consumatore da cui trarre profitto.
Per tutti quegli studenti fuorisede che sono dovuti partire per sottrarsi all’assenza di prospettive che investe i territori della periferia e che vogliono tornare a casa per le festività, i rincari rappresentano una spesa talvolta insostenibile, che si aggiunge all’affitto, ai costi del trasporto locale, alle tasse universitarie e al carovita in generale, particolarmente gravoso nelle città del “centro produttivo” di questo Paese.
Se il Ministro dei Trasporti Salvini è troppo impegnato, tra i tentativi di precettare gli scioperi e le comparsate sulle TV israeliane, per ridurre i prezzi dei biglietti, se la Ministra Bernini vuole continuare a tagliare sul diritto allo studio non garantendo prezzi calmierati per i fuorisede e se il Governo Meloni preferisce investire in armi piuttosto che in un trasporto pubblico efficiente e accessibile, noi non faremo un passo indietro per conquistare i nostri diritti.
Per questo chiamiamo, il 18 e il 19 dicembre, due giornate di agitazione nelle stazioni e negli aeroporti di tutta Italia, in cui mostrare la nostra opposizione alla speculazione sulla nostra pelle e a un Governo che odia gli studenti.
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