Lo hanno chiamato in sigla “Sassat” ed è il nuovo servizio comunale di assistenza alloggiativa e sociale per le famiglie in totale emergenza abitativa. Ma negli elenchi provvisori del bando per l’accesso ai Sassat, con il quale il Comune vorrebbe sostituire i vecchi e costosissimi residence (il più conosciuto è quello della Bastogi, reso noto da un recente film, ndr), ci sono molti “scomparsi”, ossia famiglie che per errori nella compilazione delle schede o per vizi di forme, sono state cancellate dal nuovo servizio di assistenza alloggiativa. Si tratta di quasi la metà delle 1300 famiglie assistite dal Comune. Il giornale Roma Today ha curato un reportage di inchiesta in più puntate su questa vicenda.
Delle 1300 famiglie senza casa previste, solo 529 famiglie, meno della metà, sono state ammesse al servizio Sassat. Almeno questo è tanto si rileva dagli elenchi provvisori pubblicati il 2 agosto dal Campidoglio. Delle famiglie escluse 125 sono le cosiddette “sanabili”, 527 devono presentare una domanda di ricorso entro il 17 settembre e molte si stanno attrezzando per presentarlo di fronte al pericolo di rimanere nuovamente senza un tetto sulla testa.
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