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Roma, la città del “lavoro povero”

Sulla mappa di Roma che vedete, i punti viola rappresentano le zone con una maggioranza di lavoratori con qualifiche medio-alte, quelli azzurri i lavoratori non qualificati con basso reddito.

Un rapporto su Roma diffuso esattamente un anno fa scriveva che “La sensazione diffusa è che negli ultimi anni Roma sia divenuta sempre più una Capitale dei piccoli lavoretti”, dice lo studio della Rer, che tracciava la preoccupante flessione del rapporto qualità-quantità del lavoro. In dieci anni il crollo della qualità del lavoro a Roma è stato verticale: la disoccupazione è passata dal 7,3% del 2005 al 10,7% del 2015, e la differenza la fa il “drastico ridimensionamento del lavoro giovanile” cui l’incremento del lavoro sommerso fa da sinistro contraltare.

La mappa del lavoro povero a Roma è stata diffusa da Potere al Popolo secondo cui “La mappa parla da sola! Per rilanciare le periferie non basta Retake Roma o il volontariato, serve un cambiamento strutturale del tessuto economico della città”!

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