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Civitavecchia. Una manifestazione chiede conto al ministro sulle emergenze ambientali

Questa mattina, in occasione della visita a Civitavecchia del ministro Costa, siamo scesi in strada insieme ad altre organizzazioni per raccontare la storia di una città  che negli ultimi anni, non solo non ha registrato nessun miglioramento dal punto di vista ambientale, ma che, con l’entrata in funzione del crematorio, ha visto addirittura aumentare le sue fonti inquinanti.

Venuto a conoscenza della manifestazione, il ministro Costa ha chiesto di ricevere all’interno dei locali comunali una nostra delegazione. Dopo una mattinata che fino a quel momento si era caratterizzata soprattutto per il suo sproporzionato dispiegamento di forze dell’ordine, la maggioranza dei presenti ha accolto positivamente l’apertura del Ministro, indicando subito dopo una delegazione composta da Riccardo Petrarolo (Potere al Popolo), Andrea Mori (collettivo studentesco The Challenge) e dal sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci.

Durante il confronto, durato circa mezz’ora, la delegazione ha rappresentato al Ministro tutte le annose criticità ambientali che affliggono il vasto comprensorio di Civitavecchia evidenziando, inoltre, forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Interno Salvini secondo il quale ”non è possibile dire di no alle centrali a carbone”. Rispetto a questo il ministro Costa ha ribadito che le questioni ambientali non sono mai state competenza del dicastero dell’intero e che, sulla questione del carbone a TVN, gli atti ufficiali valgono più delle dichiarazioni del suo collega.

In particolare il Ministro si è detto soddisfatto del ”Piano Energia e Clima” inviato l’8 gennaio in Europa ribadendo che secondo lui questo atto è una precisa scelta di campo che condurrà l’Italia fuori dal fossile entro pochi anni. Il Ministro Costa ha ribadito inoltre che anche per l’enorme impianto civitavecchiese di TVN, l’uscita dal carbone resta fissata al 2025.

Rispondendo poi al sindaco Pascucci sulla questione rifiuti, il Ministro ha sottolineato che, già da tempo, il suo dicastero ha messo a disposizione dei due enti pubblici competenti (l’area metropolitana e la regione Lazio) un gruppo di tecnici per uscire dall’immobilismo. Il  piano regionale sui rifiuti del Lazio è fermo infatti al 2012 e la situazione per ora pare non sbloccarsi.  Il fatto che non si riesca ancora a trovare una quadra in questa delicata situazione di stallo rischia però di creare tra pochi mesi un’emergenza ingestibile all’interno della quale i comuni della provincia giocherebbero di nuovo un ruolo subalterno rispetto a Roma. Il rischio che il business dei rifiuti preveda nuove discariche sul nostro territorio non è quindi ancora scongiurato.

Tenuto conto delle grandi difficoltà legate all’organizzazione di un evento simile in soli due giorni, siamo piuttosto soddisfatti. Nonostante un Pincio blindato fin dalle prime ore di questa mattina siamo riusciti ad incontrare il Ministro Costa chiedendo un suo impegno formale per la tutela dell’ambiente a Civitavecchia ed una presa di distanza dalle recenti dichiarazioni di Salvini in merito all’uso del carbone nelle centrali italiane;  abbiamo ribadito che la nostra città non è disponibile ad accogliere passivamente i rifiuti di Roma; abbiamo chiesto che l’uscita di TVN dal carbone non comprometta in futuro gli equilibri occupazionali della città.

In tutto questo, permetteteci poi una nota romantica, nonostante la manifestazione di oggi fosse stata convocata sui temi dell’ambiente e della salute pubblica, alcuni studenti, precari, e disoccupati civitavecchiesi hanno voluto testimoniare lo stesso la loro solidarietà ai lavoratori Treofan di Battipaglia che da giorni sono in presidio permanente a difesa del loro posto di lavoro. In una società che ritiene ancora normale soffocare interi territori con veleni d’ogni tipo e che considera delocalizzazioni e licenziamenti atti necessari per tutelare gli interessi di manager ed imprese, la solidarietà spontanea è e resta una cosa bellissima.

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