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Pap Latina e comitati civici contro la politica regionale della sanità

A dicembre scade la proroga di un anno che tiene aperti i punti di primo intervento della provincia Pontina. In questi ultimi giorni i comitati civici in lotta per la loro difesa stanno serrando le fila e noi, come facciamo da sempre, siamo al loro fianco per dare sostegno.

Si registra una loro attività sempre più intensa tanto che, i politici locali e regionali di tutti gli schieramenti si stanno dando un gran da fare per dimostrare di essere dalla loro parte. Lo fanno a suon di comunicati stampa e, ovviamente, lo fanno a chi la spara più grossa.

La domanda naturale che i Comitati Civici pontini e noi stessi di Pap Latina e provincia ci poniamo è la seguente: ma fino a oggi dove stavate? Dove eravate quando su tutti i giornali locali si riportava la notizia di una manifestazione, organizzata dai Comitati Civici alla quale hanno partecipato, oltre ai cittadini, anche i sindaci dei paesi interessati con le loro fasce?

Siete stati silenti per tutto questo tempo perché che siate di destra o di centro-sinistra la politica che portate avanti è una politica liberale. È in nome di essa che il Presidente della Regione Zingaretti continua ad elargire contributi alla sanità privata a discapito di quella pubblica. Ed è in nome di quella stessa politica che per giustificare le nefandezze che vediamo tutti i giorni nella sanità della nostra provincia ricorrete a statistiche e numeri che non sostituiscono e non giustificano il rischio di perdere la vita durante il trasporto e nelle lunghe attese delle sale dei pronto soccorso degli ospedali di Latina di Formia, congestionati all’inverosimile.

Abbiamo sentito il presidente della commissione sanità regionale Giuseppe Simeone, esponente di Forza Italia, schierarsi contro la decisione del governatore del Lazio. La commissione da lui presieduta non ha mai mosso un dito mentre Zingaretti prendeva e faceva certe scelte. Lo stesso vale per gli altri capi gruppo dell’opposizione alla Regione che oggi vorrebbero cavalcare il malumore dei cittadini che ben stanno esprimendo, senza l’aiuto di nessun capo politico, ma affidandosi alla propria determinazione nel cercare di tutelare la salute di intere comunità.

Possiamo raccontare decine di episodi che danno ragione ai comitati in lotta visto che più di una volta, grazie proprio al poter ricorrere alle strutture dei PPI, si è avuta la possibilità di salvare vite umane. Politici di mestiere, senza morale ne etica. Noi cittadini li conosciamo troppo bene e sappiamo che tutto questo interesse, fino a oggi inesistente, è dovuto solo al fatto di voler negare il loro cosmico menefreghismo per la vita di ciascuno di noi.

Potere al popolo Latina e provincia sta conducendo una battaglia affinché la sanità pubblica non venga ancor più penalizzata ma anzi, rafforzata e adeguata come si conviene a qualsiasi paese civile.

A questo Carrozzone di politici meschini e parassiti si stanno aggiungendo altre realtà politiche minori che sono nuove solo nei nomi con cui si identificano, alcune delle quali arrogandosi il diritto di essere catalogate politicamente a sinistra. Infatti i personaggi sono sempre quelli, molti dei quali fuoriusciti dal PD, pronti a creare nuove organizzazioni civetta che lavoreranno fino alle prossime elezioni quando assumeranno come sempre il loro naturale ruolo di contenitore di voti, da far ritornare in un modo o nell’altro al pd stesso. In queste ore in cui si è formato il nuovo governo abbiamo già visto qualcuno abbandonare il progetto, affatto convincente, di creare una realtà a sinistra del PD e sedersi comodamente al suo fianco istituzionale.

Inoltre ci preme sottolineare che il problema della chiusura dei PPI Pontini rappresenta lo 0,01% della spesa sanitaria regionale che, eliminandola completamente, non risolverebbe certo i problemi economici di commissariamento in cui versa la Regione Lazio ma impedirebbe il salvataggio di vite umane, così come accaduto fino a ora. Costoro quindi, non hanno alcuna speranza di arginare in alcun modo la lotta dei Comitati Civici e i ricorsi al Tar ai quali si apprestano a ricorrere i Sindaci dei 7 comuni interessati.

Il 5 settembre eravamo sotto la Regione Lazio a sostenere i sindaci della provincia che hanno incontrato l’assessore regionale alla Sanità. Al termine dell’incontro è sembrato che qualcosa in positivo si stesse muovendo. Tuttavia, tra i Comitati e i Sindaci lo scetticismo serpeggia e neppure poco velatamente.

Dal canto nostro noi di PaP Latina e Provincia continueremo il nostro lavoro itinerante sul territorio della Provincia. Il 21 settembre saremo a Sabaudia a portare ancora una volta un messaggio semplice e chiaro: la Sanità Italiana non può essere gestita come una qualsiasi azienda che, in quanto tale, deve fare profitto e favorire il privato. Invece deve tornare a essere Pubblica al 100% perché solo così, come recita l’art.32 della nostra Costituzione, può essere garantita a tutti. Per questo stesso principio continueremo a sostenere la lotta dei Comitati Civici contro qualsiasi trasformazione, negativa rispetto al servizio attuale svolto dai PPI e anzi, per il loro potenziamento!

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