Menu

Roma. Liceo Albertelli, studenti contestano il ministro Gualtieri

La democrazia borghese è un susseguirsi di elezioni e di relative attività propagandistiche, e quando queste si svolgono nel municipio più ricco della capitale del paese, subito dopo una tornata regionale risultata decisiva per ridisegnare lo scenario politico dopo lo scossone di due anni or sono, anche se solo per eleggere un senatore diventano comunque un momento importante, magari per allungare l’“effetto positivo” della tornata precedente.

Così capita che l’attuale ministro dell’economia Roberto Gualtieri, candidato per il Partito democratico a sostituire il vincitore del seggio al senato nel I municipio il 4 marzo 2018 Paolo Gentiloni – nel frattempo volato a Bruxelles per essere stato nominato Commissario europeo per gli affari economici e monetari lo scorso dicembre –, organizzi un “comizio in incognito” in un Liceo, il Pilo Albertelli, seggio proprio delle prossime suddette elezioni.

“Comizio in incognito”, sì, perché di questo si tratta se a tre settimane dal voto ti presenti in una scuola per un’ora scarsa, rispondendo solo alle domande preparate, e quindi approvate, il giorno prima.

Ma la politica non è la matematica, e i calcoli possono sballare se un gruppo di studenti decide che è finito il tempo della concertazione o della connivenza con certe “pratiche” e, seppur non riuscendo a prendere parola nel teatrino preparato ad hoc, trovano la maniera di contestare la calata dall’alto del politico di turno, opponendo una visione che altrimenti sarebbe rimasta soffocata dalla logica del consenso a tutti i costi.

Questo è stato fatto dai ragazzi dell’Albertelli dell’Opposizione Studentesca d’Alternativa, appena il ministro usciva dai cancelli della scuola. Quel che gli hanno detto ve lo lasciamo gustare nel video che trovate qui sotto e nel comunicato che riportiamo per intero subito di seguito.

Un’ultima annotazione: ci avevano insegnato che non bisogna più togliersi il cappello davanti al padrone. Coerenza anti-sistema impone, come ha fatto lo studente, di non stringere neanche la mano al politico che quel sistema padronale lo difende e lo incarna.

Gli studenti dell’OSA contestano il ministro Gualtieri

IL MINISTRO GUALTIERI CONTESTATO DAGLI STUDENTI A ROMA

Stamane il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, membro del Partito Democratico, è venuto al Liceo Pilo Albertelli di Roma per fare un “dibattito” un po’ particolare, dalla durata di un’ora scarsa in cui doveva rispondere a pochissime domande selezionate il giorno prima.

Come era palese, questo dibattito è diventato un’intervista personale, utile al Ministro per cercare di fare bella figura con gli studenti e accaparrare consensi: infatti, fra 20 giorni a Roma si voterà per le elezioni suppletive per il Senato e fra i candidati c’è (per il centrosinistra) Gualtieri, che è venuto a parlare in una scuola la quale – guarda un po’ – farà da seggio per queste elezioni.

Noi però sappiamo che Gualtieri non è un amico degli studenti, che il suo partito ha introdotto l’Alternanza Scuola Lavoro (durante la quale giovedì scorso un ragazzo a Genola è stato ricoverato d’urgenza per un incidente), sappiamo che il PD è il partito delle privatizzazioni, dei tagli, che decide di investire i milioni per la guerra togliendoli ai trasporti, alle scuole,agli ospedali, che sta smantellando i diritti sociali e che per questo ci sta abbandonando a un futuro di precarietà e sfruttamento.

Forse pensava di poterci prendere in giro ma così non è stato: a fine dibattito, con vari studenti dell’Albertelli e di OSA, abbiamo voluto contestarlo e dirgli chiaro e tondo quello che pensiamo di lui, di questa presa per il culo e del suo partito schifoso.

Noi non ci stiamo più: il PD è nemico degli studenti e non tolleriamo che venga nelle scuole a fare spot elettorali. È tempo di Osare: siamo pronti ad opporci, ad alzare la testa, a riprenderci tutto, senza fare un passo indietro.

OSA – Opposizione Studentesca d’Alternativa

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *